Coloro che vendono gioielli e vestiti fatti a mano, devono sapere qual è il codice ateco da aggiungere nella propria partita IVA.
Spesso si cerca di reinventarsi, andando a creare gioielli e vestiti fatti a mano che vengono poi proposti in vendita. Un’attività che per essere pienamente in regola necessita di una partita IVA. Ma qual è il codice giusto da aggiungere?
Per evitare di sbagliare, vi proponiamo una lista di codici ateco da prendere in considerazione nel momento in cui si sta valutando l’apertura di una partita IVA e ci si occupa della creazione di vestiti o gioielli fai da te.
Coloro che non comprano e non vendono beni per i vari clienti ma acquistano le materie prime trasformandole per procedere soltanto poi alla vendita, possono scegliere tra due codici ateco differenti.
Il primo è il 16.29.19 che indica la fabbricazione di altri prodotti vari in legno. Questo codice include la fabbricazione di diversi prodotti in legno come montature di scope e spazzole, montature di utensili, manici, fabbricazione di statuette e articoli ornamentali in legno, astucci in legno per gioielli; aspi per filati cucirini, rocchetti, bobine, fabbricazione di blocchi per produrre pipe per fumatori.
Inoltre, se si usa la stoffa, bisogna scegliere il codice 13.95.00 che interessa la fabbricazione di tessuti non tessuti e di articoli in altre materie. Nel momento in cui si sceglie questo tipo di attività, bisogna iscriversi obbligatoriamente alla camera di commercio e versare i contributi alla gestione artigiani. Questa gestione prevede di versare contributi per reddito tra 0 e 17.504 euro.
In questo caso, si andranno a versare 4200 euro di contributi a partire dal primo anno di attività divisi in quattro rate annuali che cadono il 16 maggio, il 20 agosto, il 16 novembre e il 16 febbraio. Ci sono poi i contributi in percentuale per il reddito che va oltre 17.504 euro. In questo caso oltre i contributi INPS fissi si andrà a versare anche il 24%. Visto che ci si dovrà iscrivere alla gestione commerciale INPS, è possibile anche applicare il forfettario chiedendo la riduzione del 35% di contributi da versare.
Insomma, per avere le idee ancora più chiare, il consiglio è quello di mettersi in contatto con la Camera di commercio della propria provincia e spiegare l’attività che si ha intenzione di svolgere così da ottenere ogni chiarimento. Inoltre, per poter esporre nei vari mercati, bisogna essere iscritti alla camera di commercio e presentare la SCIA al comune in cui si organizzerà il mercato.
Il ministro Salvini ha dichiarato che questo nuovo codice rappresenta un giusto riconoscimento per una…
Questo modello di gestione patrimoniale porta con sé una serie di implicazioni legali e pratiche…
La bocciatura dell'emendamento per alleggerire la tassazione sulle plusvalenze immobiliari solleva interrogativi sul futuro del…
Il Bitcoin supera gli 86.000 dollari, alimentato da promesse politiche e rinnovato interesse degli investitori,…
Dina Boluarte e Xi Jinping si incontrano a Lima per inaugurare il mega-porto di Chancay,…
Cresce in Italia la mobilitazione per abrogare la legge sull'Autonomia Differenziata, con oltre un milione…