Come e quando possono essere richiesti i permessi per malattia dei nostri figli: ecco quali sono i diritti e doveri dei genitori lavoratori.
Non è raro oggi che entrambi i genitori siano impegnati professionalmente. Inoltre, purtroppo, non è raro nemmeno che si trovino a dover fronteggiare gli impegni e le incombenze del nucleo famigliare senza l’ausilio di figure un tempo imprescindibili ed assai presenti e partecipi, come i nonni e gli zii, bensì in totale – o quasi – autonomia. E così, nel caso in cui il figlio stia poco bene quando entrambi sono di turno, cosa possono fare?
Ebbene, nel caso dei lavoratori dipendenti è possibile usufruire dei permessi di malattia per i figli: sono permessi garantiti e disciplinati in base all’età dei figli, per i quali occorre presentare il certificato medico del pediatra o del medico di base, anche se in questi casi non vengono applicate le procedure di controllo standard previste invece in caso di malattia della lavoratrice stessa o del lavoratore stesso.
Tuttavia, questi permessi hanno una caratteristica di non poco rilievo: non sono coperti da indennità di alcun tipo. Le uniche eccezioni possono essere introdotte da alcuni Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro, applicando regole di maggiore supporto nei confronti dei genitori, o di lavori nel settore pubblico. Durante i permessi si ha diritto comunque alla contribuzione figurativa, come indicata dall’INPS con riferimento ai benefici ed ai diritti previdenziali che vengono mantenuti anche durante le assenze.
Permessi per malattia dei figli fino ai 3 anni e fino agli 8 anni
Sono due le categorie introdotte dalla normativa che disciplina la materia dei permessi per la malattia dei figli, ovvero il Decreto Legislativo numero 151 del 26 Marzo 2011: la prima riguarda i figli fino ai 3 anni di età; la seconda, invece, i figli di età compresa tra i 3 e gli 8 anni. Nel caso di malattia di un figlio fino ai 3 anni, il genitore può assentarsi da lavoro per l’intera giornata.
Inoltre, durante i primi 3 anni di vita del piccolo i genitori possono richiedere permessi facoltativi per poter assistere i figli malati per l’intero corso della malattia, fruibili anche in base a un’organizzazione a turno. Nel caso di un figlio tra i 3 e gli 8 anni, invece, le assenze possono ammontare a un numero massimo di cinque giorni lavorativi all’anno.
Oltre a ciò i genitori possono richiedere anche il congedo parentale: questo strumento, di cui possono usufruire anche i liberi professionisti ed i lavoratori autonomi, può estendere il periodo di accudimento dei figli fino all’età di 12 anni, consentendo ad entrambi i genitori una maggiore flessibilità nell’organizzazione della cura dei propri figli.