A quali sintomi bisogna prestare attenzione per accorgersi in tempo di un tumore all’intestino: occhio a questi segnali.
La prevenzione e la diagnosi precoce sono gli strumenti più efficaci al fine di aumentare le possibilità di guarigione dal cancro. Grazie ai progressi della ricerca, oggi nella maggior parte dei casi, il tempismo è fondamentale per il buon esito delle cure contro la malattia. È bene perciò sapere quali sono i sintomi da non sottovalutare in modo da attivare al più presto possibile il processo di visite mediche, analisi, screening e quant’altro.
Attualmente uno dei tumori più diffusi anche tra persone giovani è quello all’intestino, in particolare al colon-retto. Spesso, quando si riscontrano dolori all’addome, diarrea o sangue nelle feci, si è portati a confonderli con le spie di disturbi meno gravi, come ad esempio la colite. Tuttavia, una ricerca sulla diagnosi di un cancro al colon-retto svolta su persone al di sotto dei 50 anni d’età ha evidenziato che ci sono anche altri tre campanelli d’allarme che possono mettere in allerta e si tratta di:
Quest’ultimo elemento fornisce un’indicazione estremamente importante sull’eventuale presenza della malattia.
Come spiega il dottor Michael Cecchini dell’Università di Yale, se in più occasioni le feci si presentano sottili quanto una matita, bisogna immediatamente correre ai ripari. “Quando ciò si verifica, è molto preoccupante, anche se non è semplicemente uno dei sintomi più comuni della malattia”, ha detto l’esperto all’HuffPost.
I dati raccolti dalla ricerca hanno evidenziato che chi ravvisa uno o più dei sintomi menzionati, ha certamente più possibilità di una diagnosi positiva. Secondo quanto dichiarato dagli studiosi della Washington University School of Medicine di St. Louis sul Journal of the National Cancer Institute, circa il 19,3% dei pazienti ha avvertito il primo sintomo da un minimo di 3 mesi a un massimo di 2 anni prima della diagnosi.
Altro segnale rivelatore di un intestino malato può essere il dimagrimento immotivato. Oppure l’esigenza di evacuare con meno o più frequenza rispetto al solito, una consistenza diversa delle feci, una sensazione costante di dover andare in bagno. Nel caso in cui si notino cambiamenti lampanti e prolungati fino a tre settimane nelle proprie abitudini, è opportuno rivolgersi subito al medico che saprà indicare tutti gli esami necessari.
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