Quando una truffa non verrà più considerata reato? Attenzione all’ultima sentenza della Corte di Cassazione.
Premesso che conoscere le principali tipologie di truffe e gli strumenti per difendersi è, oggi più che mai essenziale, non si può avere la certezza assoluta di riuscire ad evitarne una. Questo perché, in particolar modo per quanto riguarda i raggiri via web, i metodi impiegati per truffare sono in costante evoluzione e trasformazione proprio allo scopo di cogliere di sorpresa il malcapitato e non insinuare in lui il dubbio di trovarsi davanti a qualcosa di non legale.
Ma, qualora ci si renda conto di essere stati truffati con sottrazione di denaro dal proprio conto corrente, ecco quali sono i casi che non vengono considerati punibili dal punto di vista penale. Facciamo chiarezza.
Truffe, quando si rischia di perdere tutto senza indennizzi: i casi da analizzare
Prima di entrare nel merito, ricordiamo quelli che sono i principali metodi per riconoscere ed evitare una truffa telematica. Anzitutto bisogna imparare a riconoscere la provenienza e l’affidabilità di email, Sms e telefonate potenzialmente fraudolenti camuffati da comunicazioni solo all’apparenza istituzionali o affidabili. Ma che in realtà celano l’avvio del raggiro.
Non bisogna pertanto avere fretta, che è ciò su cui i truffatori cercano di fare leva spingendo la vittima ad agire subito. Ancora, è sempre bene prestare la massima attenzione a proposte estremamente vantaggiose, nonché ad improvvise promesse di soldi o di facili guadagni, improbabile siano comunicazioni veritiere.
Bisogna poi verificare sempre le pagine web sulle quali vengono effettuati acquisti per capire se siano reali o se possano celare truffe. Occorre, ancora, gestire i propri dati e documenti personali con la massima cautela e, non meno importante, aggiornare con costanza le password ed i software. Detto questo, la Corte di Cassazione è intervenuta nel merito delle cosiddette truffe non punibili specificando che quelle di lieve entità, ovvero i raggiri che comportano il ‘furto‘ di quantità di denaro limitate, non saranno più oggetto di sanzioni penali.
La tenuità del fatto, come riportato nella sentenza 8979 di marzo 2024, specifica che chi commette una truffa di modico valore potrebbe non essere punito penalmente. Questo vale anche nel caso di truffe minori reiterate, come ad esempio il furto di più di una carta prepagata dalle quali vengono sottratte poche decine o centinaia di euro.
Vari fattori sono stati presi in esame nello stabilire questa decisione, a cominciare dalla modalità con la quale è stato commesso il reato, il livello di colpevolezza di chi lo ha messo in atto ed infine l’entità del danno limitata.