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Terreni abbandonati, puoi prenderteli

Acquistare uno o più terreni abbandonati può essere un investimento non da poco, il cui valore può lievitare nel tempo. Ecco come poter fare.

Si sottolinea spesso come acquistare una casa, anche se con un mutuo pluriennale, possa essere un investimento ideale anche in ottica futura, ben sapendo come sia un bene da lasciare in eredità ai parenti più vicini. A volte può però essere interessante sfruttare anche acquistare uno o più terreni abbandonati, con l’idea poi di realizzare un immobile sulla base delle proprie esigenze.

acquistare terreni abbandonati conviene?
Acquistare un terreno abbandonato può essere conveniente? – Foto | Lamiapartitaiva.it

Anzi questo importante passo può essere compiuto in alcuni casi anche a costo zero, anche se molti potrebbero non sapere come sia meglio agire in questi casi. È bene sapere cosa prevede la legge, così da sfruttare tutti i vantaggi previsti ed evitare conseguenze negative.

Vuoi acquistare terreni abbandonati? La legge ti assiste

Entrare in possesso di terreni abbandonati potrebbe non essere così difficile, soprattutto perché, a differenza di quanto accade in fase di acquisto, non si deve perdere tempo in trattative con il proprietario che possono risultare estenuanti. Acquisirlo può essere possibile sfruttando un principio che è valido anche per gli immobili, quello dell’usucapione, che porta ad acquisire un bene per effetto del possesso protratto e continuativo della proprietà per un certo numero di anni consecutivi, a condizione che in quel periodo ci si sia preso cura del bene stesso.

Questa procedura non è comunque così automatica, è bene precisarlo. L’usucapione nel caso di un fondo rustico scatta in virtù del possesso continuato per quindici anni, come indicato nell’articolo 1159-bis del Codice Civile. Per far sì che tutto vada a buon fine e che non ci siano intoppi nell’acquisizione è però indispensabile dimostrare al giudice del tribunale competente di possedere il terreno da almeno vent’anni, senza alcuna interruzione e in modo non violento, né clandestino.

Nella norma sopra indicata si sottolinea inoltre come sia possibile acquistare un fondo rustico in buona fede da chi non è proprietario seguendo una tempistica relativamente breve, pari a soli cinque anni. Questo può avvenire in forza di un titolo idoneo a trasferire la proprietà (ad esempio un contratto di compravendita stipulato dal notaio) per arrivare poi a effettuare la trascrizione nei registri immobiliari.

terreno abbandonato
Prendersi cura di un campo abbandonato può avere dei vantaggi – Foto | Lamiapartitaiva.it

Non può bastare però coltivare a lungo i terreni abbandonati per rivendicare il diritto di usucapione. È necessario infatti dimostrare di essersi comportati in modo corretto, facendo valere la propria “buona fede” come indicato nella normativa. Tra le azioni che possono essere previsti per essere ritenuti tali ci sono quindi quelle che potrebbero essere fatte da un legittimo proprietario, quali realizzazione di muri, recinzioni, trasformazioni delle colture, miglioramenti e addizioni, nuove costruzioni.

E se qualcuno avanza diritti?

Nel corso del tempo potrebbe poi emergere il reale proprietario, che potrebbe così rivendicare alcuni diritti sul possessore. Anche in questo caso, però, non tutto avviene in maniera indolore, è necessario infatti dimostrare il proprio titolo attraverso un’azione legale. Si può invece ridurre l’azione a cinque anni se si dimostra di avere sfruttato quel campo per attività agricola, quali coltivazione, allevamento di animali e altre attività simili.

A quel punto non resta che portare a termine quanto previsto per diventare proprietario di quel terreno presentando ricorso al Tribunale ordinario di competenza con la completa documentazione che dimostra l’attività effettuata sul terreno, il periodo di tempo richiesto e qualsiasi tipo di testimonianza utile alla richiesta di usucapione. Nell’albo del Tribunale sarà così possibile visualizzare quel ricorso per 90 giorni, è in quell’arco di tempo che qualcuno potrà rivendicare i propri diritti, terminato quello si arriverà a un decreto di accoglimento o di rigetto.

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