A partire dal prossimo gennaio le pensioni saranno rivalutate e questo porterà ad assegni previdenziali molto più ricchi.
Pensioni più ricche a partire da gennaio grazie ad una nuova rivalutazione che, in alcuni casi, arriverà fino al 5,4%. Sarà un buon anno per molti pensionati quello che inizierà tra poco più di un mese. Il Governo Meloni ha fissato nel 5,4% la nuova percentuale degli assegni pensionistici per il 2024.
Le pensioni minime, invece, saranno soggette ad un’ulteriore super rivalutazione. Nonostante le casse statali non se la passino bene, l’Esecutivo di Centrodestra ha ritenuto giusto non penalizzare le fasce reddituali più deboli. In alcuni casi gli aumenti sulla pensione saranno davvero importanti.
Pensioni più alte nel 2024: per le fasce più basse la rivalutazione arriverà fino al 5,4% e comporterà incrementi di tutti rispetto sugli assegni mensili. Purtroppo qualcuno, invece, sarà penalizzato.
Rivalutazione delle pensioni: ecco di quanto aumenteranno
Con la legge di Bilancio 2024, il Governo di Giorgia Meloni ha stabilito che nel 2024 le pensioni saranno rivalutate del 5,4%. Tale percentuale riguarderà, però, solo le pensioni che non superano di 4 volte il trattamento minimo dell’Inps. Solo queste, infatti, saranno rivalutate al 100% del tasso dell’inflazione, cioè, appunto, al 5,4%.
Mano a mano che l’assegno previdenziale sale, parallelamente si abbasserà la percentuale di rivalutazione che sarà dell’85% per le pensioni comprese tra 4 e 5 volte l’importo del trattamento minimo dell’Inps, del 53% per le pensioni tra 5 e 6 volte il trattamento minimo, del 47% per gli assegni compresi tra 6 e 8 volte l’importo del trattamento minimo, del 37% per le pensioni tra 8 e 10 volte la minima e, in e, rivalutazione solo al 22% del tasso dell’inflazione per le pensioni d’oro che oltrepassano di 10 volte l’importo del trattamento minimo dell’Inps.
In cifre questo si tradurrà in un incremento fino a 108 euro circa per la fascia più bassa, quella che resta entro la soglia di 4 volte il trattamento minimo; aumenti di circa 114 euro al mese per le pensioni tra 4 e 5 volte la minima e di 97 euro circa per gli assegni tra 5 e 6 volte il trattamento minimo. Le pensioni comprese tra 6 e 8 volte il minimo aumenteranno di circa 112 euro mentre quelle tra 8 e 10 volte di 115 euro. Infine le pensioni che superano di 10 volte il trattamento minimo cresceranno di circa 131 euro. Naturalmente parliamo di importi lordi a cui poi dovrà essere applicata l’Irpef.
L’importo del trattamento minimo nel 2024 salirà a 598,00 euro più un’ulteriore rivalutazione mentre l’assegno sociale passerà da 503,27 euro a 537 euro. A fronte di chi ci guadagnerà, qualcuno ci perderà. E a rimetterci saranno tutti coloro che, dal prossimo anno, sceglieranno di accedere alla pensione anticipata con Quota 103 oppure con Opzione donna. Nel primo caso si potrà accedere alla pensione a 62 anni con almeno 41 di contributi, nel secondo caso l’età pensionabile passerà da 60 anni a 61 con almeno 35 anni di contributi. Ma la stangata sarà data dal fatto che, con entrambe queste misure di prepensionamento, l’assegno verrà ricalcolato interamente con il sistema contributivo.