Chi ha commesso un errore nel pagamento delle tasse ha davvero poche ore per rimediare e sfruttare il ravvedimento speciale.
Ricevere una comunicazione in cui si avverte l’utente di un errore rilevato nel pagamento delle tasse fa gelare il sangue un po’ a tutti, anche a chi pensava di essere in regola sia negli importi sia nelle tempistiche. A volte, infatti, può bastare anche solo una piccola disattenzione, in alcuni casi anche da parte del commercialista che gestisce la pratica, per essere in difetto e ritrovarsi così a pagare una somma che non era stata prevista.
Nella maggior parte dei casi non è possibile tergiversare molto, l’unica concessione richiesta è data dalla possibilità di chiedere una rateizzazione, ma anche questo a volte serve a poco. Chi si trova in questa situazione non ha comunque molto tempo a disposizione se vuole usufruire di una misura ad hoc, denominata “ravvedimento speciale”.
Dover rimediare a un errore commesso quando si pagano le tasse è necessario, anche se può generare un po’ di ansia se l’apporto aggiuntivo da versare è ritenuto eccessivamente pesante. Chi ha questa necessità ha davvero poche ore a disposizione, in cui sfruttare il “ravvedimento speciale”, valido fino al 2 aprile 2024, secondo quanto stabilito da un emendamento alla legge di conversione del Decreto Milleproroghe.
Grazie a questa misura è possibile regolarizzare le violazioni commesse sulle dichiarazioni fiscali validamente presentate relative al periodo d’imposta 2022.
In un primo momento la scadenza era stata fissata per il 31 marzo 2024, ma essendo un giorno festivo (Pasqua), si è decisa una lieve proroga, puntando sul primo giorno in cui gli uffici tornano al lavoro.
Ci sarà così la possibilità per i contribuenti di pagare quanto dovuto in due differenti modalità:
Le altre tre rate restanti, per chi opta per la rateizzazione, devono essere perfezionate:
1° luglio 2024;
30 settembre 2024;
Per le tre rati restanti è necessario aggiungere alla cifra richiesta gli interessi, pari al 2%.
Chi ha la necessità di regolarizzare la propra posizione se deve usufruire del ravvedimento speciale per il pagamento delle tasse non può che essere interessato a sapere cosa fare. Il versamento può essere effettuato tramite bonifico bancario presso la propria filiale o online.
Qualora non si dovesse rispettare anche solo una delle scadenze previste, il beneficio della rateizzazione decade all’istante. Questo porterà così all’iscrizione a ruolo degli importi ancora dovuti, con l’aggiunta di una sanzione del 30% sul residuo e degli interessi del 4% annuo. A quel punto la cartella di pagamento dovrà essere notificata entro il 31 dicembre del terzo anno successivo alla decadenza della rateazione.
La sanatoria può riguardare le eventuali violazioni o omissioni sulle dichiarazioni annuali Iva, Redditi e Irap relative al periodo d’imposta del 2022, validamente presentate entro il 30 novembre 2023. A questi possono essere aggiunte le dichiarazioni dei redditi che sono state presentate con un ritardo non superiore ai 90 giorni, quindi entro il 28 febbraio 2024. Questo permette di saldare l’irregolarità pagando 25 euro. Da queste sono escluse invece le violazioni relative al quadro RW ai fini del monitoraggio fiscale.
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