Il Governo ha previsto un’imposta del 26% per coloro che decideranno di vendere la casa. Chi dovrà versare la nuova tassa?
Il DDL di Bilancio ha introdotto una misura per contrastare le condotte illecite, per mezzo delle quali si lucra ai danni dello Stato, da parte di coloro che beneficiano dei Bonus edilizi per la ristrutturazione delle case.
Negli ultimi tempi, infatti, per evitare situazioni spiacevoli ai danni delle finanze pubbliche, sono state introdotte norme molto più restrittive.
I proprietari che intendono vendere un immobile oggetto di ristrutturazione tramite il Superbonus 110% dovranno pagare un’imposta del 26%.
Tale onere, tuttavia, non sarà automatico e verrà imposto soltanto al ricorrere di specifiche circostanze.
L’obbligo non riguarderà, ovviamente, chi compie i lavori sulla prima casa di abitazione, ma coloro che possiedono più edifici e decidono di cederne uno in locazione.
Chi, dunque, ha usufruito del Superbonus 110% e concederà l’immobile in locazione dovrà versare, relativamente alla differenza tra il prezzo di vendita e quello di acquisto rivalutato, una tassa del 26%.
In particolare, l’obbligo varrà per gli immobili oggetto di interventi con Superbonus che siano stati effettuati da non più di 5 anni dalla cessione.
Saranno, invece, esonerati gli immobili ristrutturati con Bonus ma adibiti ad abitazione principale del cedente o dei suoi familiari.
Superbonus: per quali lavori è possibile richiedere l’agevolazione economica e fino a quando?
Il Superbonus è un sussidio concesso a favore di coloro che intendono effettuare lavori di ristrutturazione e di risanamento edilizio su immobili già esistenti. I beneficiari, dunque, hanno l’opportunità di compiere interventi a spese dello Stato.
In particolare, sono coperti dall’agevolazione i lavori diretti a:
- incrementare l’efficienza energetica e il consolidamento statico;
- ridurre il rischio sismico degli immobili;
- installare impianti fotovoltaici e le colonnine per la ricarica di veicoli elettrici presso gli stessi edifici.
La Legge n. 197 del 2022, la cd. Legge di Bilancio 2023, ha rinnovato il Superbonus fino al 31 dicembre 2025.
La percentuale di detrazione ottenibile, tuttavia, non sarà sempre la stessa, perché tenderà, man mano, a diminuire. Nel dettaglio, si potrà beneficiare del:
- 110% per i costi affrontati fino al 31 dicembre 2023;
- 70% per i costi affrontati nel 2024;
- 65% per i costi affrontati nel 2025.
Queste regole si applicano ai condomini e alle persone fisiche, per i lavori compiuti su immobili formati da due a quattro unità, autonomamente accatastate, anche se possedute da un’unica persona oppure oggetto di comproprietà tra più persone fisiche.
Per gli edifici unifamiliari, invece, il Superbonus sarà valido solo fino al 31 dicembre 2023.