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Tari: quando si rischia il raddoppio?

Quando si hanno domicilio in un appartamento in affitto e residenza in uno di proprietà, si rischia di pagare la Tari due volte, ma c’è la soluzione. Scopriamola insieme 

La Tari è la tassa sui rifiuti, ovvero un tributo che è destinato a finanziare non solo lo smaltimento dei rifiuti, ma anche la sua raccolta.

A essere obbligati al pagamento sono tutti coloro che detengono, a qualsiasi titolo, locali che possano produrre rifiuti: sono dunque chiamati al versamento sia i proprietari che abitano gli immobili, sia coloro che vivono in una casa in affitto.

Ma cosa accade quando una persona ha domicilio e residenza in due immobili differenti? Ebbene, può correre il rischio di dover pagare la Tari due volte, perché risulterà detentore di due immobili che utilizza e che sono atti a produrre rifiuti. Ecco qui di seguito come evitare la doppia imposizione del tributo.

Differenza tra domicilio e residenza e quando si paga la doppia Tari

Partiamo con le definizioni di residenza e di domicilio per capirne le differenze: secondo il diritto italiano la residenza è il luogo in cui una persona ha la sua dimora abituale, ovvero dove solitamente vive con il suo nucleo familiare.

Tari, la tassa sui rifiuti
Foto | Comune di Torri del Benaco (VR) https://www.comune.torridelbenaco.vr.it/ – Lamiapartitaiva.it

Diversamente il domicilio è il luogo dove la persona ha stabilito la sede dei suoi affari e dei suoi interessi di natura economica, personale, sociale e politica.

Domicilio e residenza, nella maggior parte dei casi, coincidono: una persona che vive a Roma e lavora a Roma ha la residenza e domicilio nello stesso Comune.

Può capitare però che un soggetto abbia la residenza in un Comune e debba trasferire, per motivi di studio o lavoro, il proprio domicilio in un altro Comune anche senza spostare la residenza – il caso, ad esempio, degli studenti fuori sede o del lavoratore che vive per i giorni feriali in un altro luogo rientrando nella sua residenza solo nel fine settimana). In questo caso domicilio e residenza non coincidono.

Nel caso che residenza e domicilio non coincidono il soggetto può rischiare di pagare la doppia Tari.

Facciamo un esempio pratico. Un uomo che ha residenza nella casa di proprietà con moglie e figli a Torino, deve spostare il proprio domicilio a Firenze per motivi di lavoro e qui prende un appartamento in affitto.

Il soggetto detiene entrambi gli immobili, nel primo perché vi risulta residente, e questo fa presupporre che abiti abitualmente a Torino con la famiglia, e nel secondo che detiene in affitto dove la Tari è dovuta perché esiste un contratto di locazione.

Anche se il soggetto non vive contemporaneamente in entrambi gli immobili la Tari è dovuta in maniera integrale in tutti e due. Ci sono però delle soluzioni che andremo a vedere.

La prima cosa da fare in una delle situazioni sopra descritte, è quella di verificare se il Comune dove si ha la residenza, nel proprio regolamento, prevedano il pagamento della Tari non sui residenti ma sui domiciliati nell’immobile.

Se così fosse si deve procedere a comunicare al Comune dove si ha la residenza di aver cambiato domicilio, in questo modo si dovrà pagare la Tari solo per l’immobile in cui si è domiciliati in modo integrale.

Se tale possibilità non è prevista l’unico modo per non pagare la doppia Tari è quello di spostare la propria residenza nel luogo di domicilio: in questo modo non sarà più dovuta la Tari nel Comune dove si aveva residenza abituale e si verserà solo per l’immobile in locazione.

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