Novità molto importanti per quanto riguarda la TARI nel 2024: vediamo tutti i nuovi importi, le scadenze e le istruzioni per il pagamento.
Tra le tasse pagate più malvolentieri dagli italiani uno dei posti d’onore spetta alla TARI, ovvero la tassa sui rifiuti. Si tratta di un tributo gestito dai singoli Comuni per cui, l’importo della stessa, varia a seconda degli Enti Locali. Ogni Comune ha quindi la possibilità di modificare le date di scadenza che le regole di calcolo.
Ovviamente gli Enti Locali devono comunque uniformarsi alle regole nazionali per i versamenti ma, nonostante questo, hanno anche la possibilità di fissare i versamenti anche con più di due scadenze. Proprio per questo motivo non esistono scadenze uguali ovunque per il pagamento della TARI: è quindi bene consultare le istruzioni del proprio comune di residenza.
Pagamento della TARI: tutte le novità per il 2024
Per quanto riguarda il pagamento della TARI nel 2024, molti Comuni preferiscono scegliere la rateizzazione in due trance, una a giugno e una a dicembre, con acconto e saldo, altri scelgono di rateizzare il pagamento in quattro trance. Per l’anno in corso devono versare la TARI tutti coloro che hanno o detengono un immobile.
A determinare principalmente l’importo della TARI è la superficie dell’immobile: per le unità immobiliari iscritte o iscrivibili al catasto deve essere considerata superficie assoggettabile a Tari quella pari all’80% della superficie catastale. Anche per il 2024, sono poi previste delle riduzioni per quanto riguarda il pagamento della tassa.
Spetta una riduzione del 20% quando non avviene lo svolgimento del servizio di raccolta rifiuti mentre per i pensionati residenti all’estero la Tari è ridotta di un terzo. Oltre quelle obbligatorie sono previste anche delle riduzioni di tariffe o esenzioni facoltative che dipendono dalla volontà di applicazione dell’ente locale.
Per quanto riguarda il suo pagamento, nel 2024 la TARI può essere pagata con F24; bollettino postale o Mav. Per chi paga la Tari con F24 è determinante il codice tributo da utilizzare che è 3944 da indicare nella sezione Imu e altri tributi locali. Dal 2021, inoltre, l’Agenzia delle Entrate ha istituito anche nuovi codici tributo da utilizzare nel modello F24 e F24Ep per pagare in maniera scorporata la Tefa, che fino all’anno precedente era versata insieme alla Tari.
I nuovi codici tributo istituiti sono: Tefa: per versare la TEFA – tributo per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene dell’ambiente; Tefn: per versare TEFA – tributo per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene dell’ambiente – interessi e
Tefz: per versare TEFA – tributo per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene dell’ambiente – sanzioni.
Infine, alle famiglie con ISEE basso è previsto un Bonus TARI che è applicato automaticamente dagli enti locali quando il nucleo familiare ha un Isee che non supera gli 8.265 euro; le famiglie numerose hanno un Isee non superiore ai 20.000 euro e i nuclei familiari beneficiano di Reddito o pensione di cittadinanza.