Il Superbonus come lo conoscevamo non esiste più ma non per tutti: attenzione alla scadenza che l’Agenzia delle Entrate ha comunicato.
Non è più una novità che il Superbonus 110% lanciato a suo tempo dal governo Conte sia stato mandato in soffitta, sostituito da una versione ‘light’ con aliquota ridotta e in progressivo calo (a cadenza annuale). Ma vi sono persone che hanno ancora la possibilità di fruire di ciò che quel tipo di misura garantiva ovvero della cessione del credito o dello sconto in fattura.
A patto di rispettare una scadenza importante recentemente comunicata dall’Agenzia delle Entrate. Vediamo dunque di che cosa si tratta nel dettaglio.
Superbonus 110, attenzione alla data di scadenza: la comunicazione dell’Ade
La questione riguarda in sostanza i condomini che, entro i termini consentiti dall’ultima proroga, hanno effettuato sulle parti comuni lavori di ristrutturazione sfruttando la cessione del credito oppure dello sconto in fattura. Ebbene nel loro caso ci sono buone notizie: è stato infatti disposto un ulteriore slittamento dei termini per la comunicazione della cessione del credito e, nello specifico, della comunicazione delle spese sostenute.
Il provvedimento, specifica l’Ade, si applica alle comunicazioni all’Anagrafe tributaria dei dati riguardanti le opere di recupero del patrimonio edilizio e degli interventi di riqualificazione energetica avvenuti sulle parti comuni degli immobili residenziali. La scadenza prevista era quella del 16 marzo ma lo slittamento di altre due settimane spostato tutto al 4 aprile 2024.
Oggetto della comunicazione possono essere sia le spese sostenute nel corso del 2023 sia le rate residue non fruite relative alle spese effettuate nel periodo 2020-2022. Ma perché c’è stata questa proroga? La decisione è arrivata dietro richiesta del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili ed è legata a ragioni ‘tecniche’. Ovvero al fatto che il software per la comunicazione delle cessioni del credito sia stato reso disponibile tardivamente richiedendo pertanto un periodo di tempo maggiore per poter completare le relative procedure.
Andando ad analizzare la relativa documentazione si apprende che l’Agenzia delle Entrate ha formalmente adottato il provvedimento in data 21 febbraio e con il protocollo numero 53174/2024. Sulla questione si è espresso Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate, che ha ricordato come l’agevolazione massima fosse del 110% fino al 31 dicembre 2022, e che successivamente sia passata al 90% ad eccezione di alcune specifiche casistiche e del verificarsi di particolari condizioni.