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Straordinari, ecco quanto permettono di guadagnare

Come gli straordinari possono fare la differenza nello stipendio e portare a guadagni extra, ecco di quanto possono aumentare le entrate.

Quanto si guadagna quando si fanno ore straordinarie? Questa è una questione che tante persone si chiedono. In effetti, in alcuni ambienti di lavoro, le ore straordinarie non sono un’ipotesi lontana. Anzi, per le imprese e i manager delle risorse umane, la gestione del tempo lavorativo è un punto cruciale per quanto riguarda l’amministrazione delle attività e del personale. È fondamentale stabilire chiaramente l’orario di lavoro sin dall’inizio con i dipendenti e garantire che venga osservato. Detto in altri termini, è dovere di ogni imprenditore verificare che i lavoratori non si impegnino meno o più di quanto previsto dal loro contratto di lavoro.

Certamente, potrebbe capitare di dover svolgere più ore rispetto al solito orario di lavoro standard o stabilito. Tuttavia, ci sono certi limiti e condizioni da rispettare, oltre a una retribuzione più generosa. Se la tua azienda ti ha informato dell’urgenza di lavorare ore straordinarie, o se sei interessato a saperne di più riguardo a questo particolare elemento della gestione del tempo di lavoro, prosegui la lettura di questo articolo. Troverai le indicazioni necessarie per non commettere errori e per capire i tuoi diritti in questo contesto. Inoltre, illustreremo il funzionamento della retribuzione per le ore straordinarie, che, come anticipato, segue specifiche regole. Scopri i dettagli su quanto puoi guadagnare con le ore straordinarie.

Tutto quello oche c’è da sapere sugli straordinari

Il d.lgs. n. 66 del 2003 fornisce le disposizioni relative al lavoro straordinario nel contesto normativo attuale. Questa legislazione è stata creata per attuare le direttive europee riguardanti la strutturazione delle ore di lavoro, tenendo sempre in considerazione i diritti del lavoratore. Tra le varie tematiche trattate, vi è anche la regolamentazione del lavoro straordinario. Queste regole, tranne alcune eccezioni, si applicano alla maggioranza dei settori lavorativi sia pubblici che privati.

Che cosa si intende per “lavoro straordinario”?

Il decreto chiarisce che esso è definito come le ore di lavoro che eccedono l’orario normale di lavoro. La legge stabilisce che l’orario normale di lavoro è generalmente di 40 ore alla settimana, ma specifica anche che i contratti collettivi di lavoro individuali possono ridurre questo orario e legare l’orario normale al tempo medio di lavoro durante un periodo non superiore ad un anno. Ad esempio, il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Cooperative Sociali limita l’orario di lavoro a 38 ore al massimo.

Una ragazza disperata guarda l'orologio al lavoro
Foto | ckstockphoto @Canva – lamiapartitaiva.it

Cosa dice il CCNL

In particolare, l’articolo 4 del d. lgs. n. 66 del 2003 sottolinea che sono i contratti collettivi nazionali di lavoro a definire il massimo orario lavorativo settimanale, che non deve superare una media di 48 ore (considerando ogni settimana) incluso il lavoro straordinario. Tuttavia, bisogna fare attenzione: tale limite deve essere calcolato come una media in un periodo di tempo non superiore ai quattro mesi. Questo implica che è effettivamente permesso superare le 48 ore settimanali, a condizione che la media delle ore lavorative nel trimestre non superi questa soglia. Inoltre, i contratti collettivi di lavoro determinano le modalità operative delle ore straordinarie. In assenza di un contratto collettivo applicabile, l’utilizzo del lavoro straordinario è consentito esclusivamente su accordo precedente tra il datore di lavoro e il lavoratore, per un periodo massimo di 250 ore all’anno. Tuttavia, non è necessario il consenso del lavoratore se il lavoro straordinario è già regolato dal contratto collettivo di lavoro nazionale di riferimento. Come vedremo in seguito, i contratti collettivi nazionali di lavoro sono essenziali anche per capire quanto si guadagna con il lavoro straordinario.

Straordinari, quando farli, come vengono pagati ed esempi pratici

Il decreto in oggetto, considerato un punto di riferimento anche per la questione degli straordinari, indica che l’attribuzione di ore extra è permessa, salvo disposizioni contrarie dei contratti collettivi, in una serie di circostanze. Queste includono situazioni eccezionali legate alle esigenze tecniche o produttive che non possono essere gestite con l’assunzione di ulteriori lavoratori, come potrebbero essere i picchi di produzione in un’azienda in un periodo di prosperità.

Inoltre, l’assegnazione di straordinari è consentita in casi di forza maggiore o quando il mancato svolgimento di tali attività potrebbe comportare un rischio serio e immediato, o ancora danni alle persone o alla produzione. Altri eventi possono includere situazioni specifiche quali fiere, mostre o eventi collegati all’attività dell’azienda, nonché la creazione di prototipi, modelli o simili. In ogni circostanza, però, è obbligatorio rispettare il limite annuale di ore straordinarie previsto dal Ccnl.

Quanto vengono pagati gli straordinari

Le ore di lavoro straordinario vengono conteggiate separatamente rispetto al normale orario lavorativo settimanale, e si riceve un pagamento extra secondo i termini del contratto di lavoro collettivo. Questo perché il lavoro straordinario richiede un ulteriore impegno fisico e mentale, e perciò comporta un aumento percentuale rispetto al salario normale. Semplificando, alla retribuzione oraria standard si aggiunge un extra, la percentuale della quale è indicata nel contratto di lavoro collettivo.

Inoltre, il Decreto Legislativo n. 66 del 2003 stabilisce anche che i contratti di lavoro collettivo possono dare la possibilità ai lavoratori di scegliere, invece di un aumento sullo stipendio, dei periodi di riposo retribuiti – noti come “banca delle ore”. Ad esempio, un lavoratore che ha svolto 5 ore di lavoro straordinario potrebbe ottenere il normale salario orario per il lavoro svolto, oltre a 5 ore di riposo retribuito.

Un’ulteriore possibilità invece del pagamento per le ore straordinarie è l’assegnazione di un importo fisso, conosciuto come importo straordinario forfettizzato, che viene dato al dipendente come parte fissa del salario, indipendentemente dal fatto che si lavorino, o meno, ore straordinarie in un dato mese.

Esempi

Il contratto collettivo individuale è quello che affronta la questione dell’incremento percentuale associato al tipo specifico di ore straordinarie. Questo incremento cambia a seconda del settore, ovvero il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (Ccnl), e il numero di ore straordinarie realizzate. Vediamo alcuni esempi per capire meglio quanto guadagno si può ottenere dalle ore straordinarie:

  • il Ccnl Metalmeccanici stabilisce che il lavoro straordinario deve essere limitato a 2 ore al giorno e 8 ore alla settimana, ma distingue tra la tassa di incremento per i lavoratori a rotazione e quelli con orario standard. Generalmente, l’aumento è del 25% per le prime due ore extra e del 30% per quelle successive, ma esso cresce per lavoro notturno o festivo.
  • Il Ccnl Turismo prevede un incremento del 20% per il lavoro festivo, del 30% per il lavoro straordinario diurno, e del 60% per il lavoro straordinario notturno.
  • Nel Ccnl Cooperative sociali, si propone un aumento del 15% per il lavoro straordinario di giorno nei giorni feriali, del 30% per il lavoro straordinario durante i giorni festivi, sia di giorno che di notte, e del 50% per il lavoro straordinario notturno nei giorni festivi.
  • Infine, nel Ccnl Commercio e terziario, si stabilisce un aumento del 15% per le ore straordinarie effettuate dalla 41ª alla 48ª ora settimanale, che sale al 20% per le ore oltre la 48ª.
  • Il documento chiarisce l’incremento salariale del 30% per l’orario extra durante le festività e del 50% per il lavoro supplementare notturno
  • Ponendo l’esempio di un impiegato nel settore commercio o servizi che guadagna un salario orario lordo di 10 euro e svolge 5 ore di lavoro extra in una settimana – che non sia né festiva né notturna – la paga per queste ore sarà pari a 11,50 euro lordi ciascuna (ossia 10 euro lordi + 15%).
  • Di solito, gli incrementi dell’ora lavorativa sono più elevati quando si lavora nei giorni festivi o durante la notte. La ragione di ciò è legata alla considerazione che le ore lavorative extra durante le festività o la notte costituiscono un carico maggiore in termini di salute, impegni sociali e familiari per il lavoratore, rispetto ad un normale giornata lavorativa.

In sintesi, ciascun contratto collettivo regola la retribuzione delle ore straordinarie in vari modi. Pertanto, è sempre necessario consultare il testo del proprio Contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) per capire quanto si guadagna lavorando straordinari.

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