Arriva l’inverno e le famiglie iniziano a preoccuparsi delle spese di riscaldamento chiedendosi quale conviene tra caldaia e scaldabagno.
Anche se ottobre è arrivato con temperatura ancora alte, l’inverno prima o poi arriverà. Di conseguenza, anche gli aumenti delle spese del riscaldamento.
In molti inizieranno a pensare a soluzioni, anche creative, per risparmiare sulle bollette di luce e gas. Tra queste c’è anche la sostituzione della vecchia caldaia con un modello più ecologico e moderno.
Per risparmiare si può richiedere il bonus riscaldamento, detto anche bonus caldaia, una misura che concede una detrazione fiscali al 50% sulla spesa sostenuta. Però se invece di una sostituzione si deve acquistare una caldaia il dubbio è se conviene oppure è meglio uno scaldabagno.
Il bonus riscaldamento rientra nel più ampio incentivo per i lavori edilizi, ovvero il bonus ristrutturazione (o bonus casa). La conferma arriva dal documento “Guida alle agevolazioni edilizie” pubblicato dall’Agenzia delle Entrate.
Nello specifico, il testo elenca i lavori ammissibili per il bonus ristrutturazioni che comprende anche la sostituzione dei caloriferi. La detrazione fiscale è del 50% su un limite di spesa di 96mila euro.
Tra i modi per generare acqua calda ci sono la caldaia e lo scaldabagno. Infatti, nonostante la transizione ecologia sono ancora poche le persone che scelgono di installare pannelli solari termici, che trasformano i raggi del sole in acqua calda per uso domestico.
Senza dimenticare che anche per la sostituzione della caldaia, gli italiani possono richiedere l’Ecobonus al 65% su una spesa massima di 30mila euro.
Se si tratta di una nuova installazione il dubbio di molti è: tra caldaia e scaldabagno quale consuma di più? Non è semplice rispondere a questa domanda perché bisogna considerare alcuni fattori, come i consumi e le esigenze proprie dell’appartamento.
Nella scelta incidono anche le differenze funzionali tra caldaia e scaldabagno.
Infatti, la caldaia serve a riscaldare sia l’acqua per l’utenza domestica (bagno e cucina) sia quella all’interno dei termosifoni e, che sarà utilizzata per riscaldare l’ambiente. Invece, lo scaldabagno serve solo a produrre e a riscaldare l’acqua sanitaria che sarà utilizzata per la cucina e il bagno.
Inoltre, se il riscaldamento fosse condominiale sarebbe preferibile installare uno scaldabagno; invece, se il riscaldamento fosse autonomo potrebbe convenire la caldaia però scegliendo un modello misto.
Attenzione, però: se la scelta ricadesse sullo scaldabagno anche in questo caso ci troveremmo davanti a un dubbio: elettrico o a gas? Anche in questo caso la risposta non lascia dubbi e sarebbe “dipende”.
Infatti, lo scaldabagno elettrico non necessitò di scarico dei fumi, ha un costo di acquisto più basso, una velocità di riscaldamento immediata ma l’acqua calda finisce subito. Inoltre, peserà sulla bolletta della luce.
Invece, scegliere lo scaldabagno a gas consuma meno energia elettrica ma ha bisogno di più manutenzione. Tra l’altro all’interno contiene un dispositivo di accumulo che trattiene l’acqua calda per erogarla al momento del bisogno.
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