Sostituzione caldaie e stufe, quali sono i bonus regionali a fondo perduto ancora attivi

Per la sostituzione di stufe e caldaie, vi sono ancora molti bonus e agevolazioni a fondo perduto a disposizione.

Viene sempre più promosso il riscaldamento a biomasse tramite l’uso di caldaie e stufe che hanno ottenuto una certificazione a basse emissione, così che si possa unire l’efficienza energetica con il migliorare anche la qualità dell’aria.

Bonus caldaia
Bonus caldaia valido per sostituzione caldaia – Lamiapartitaiva.it

Un approccio che ha dato vita a numerose iniziative tra le varie autorità che si impegnano a spingere i cittadini a sostituire le vecchie stufe a legna o a pellet andando a offrire dei contributi a fondo perduto.

In che modo funzionano i nuovi bonus per sostituire le stufe

In alcuni luoghi d’Italia, ossia in Emilia Romagna, si va a promuovere la sostituzione di apparecchiature obsolete sostituendole con nuovi sistemi di riscaldamento. Si tratta di un qualcosa che viene fatta attraverso degli incentivi che vanno a coprire del tutto i costi dell’operazione.

Tutti gli incentivi per la sostituzione di stufe e caldaie
Gli incentivi per sostituire la stufa – lamiapartitaiva.it

L’obiettivo principale è quello di fare in modo che aumenti l’efficienza energetica e quindi migliori anche la qualità dell’aria. Coloro che vogliono aderire, non dovranno far altro che presentare domanda entro il 31 dicembre del 2023. Tutti i fondi sono stati messi a disposizione per sostituire impianti di riscaldamenti che vedono un’alimentazione a biomassa legnosa tra cui anche stufe a legna o a pellet, camini aperti e caldaie a legna, andando a cambiarli con impianti a 5 stelle o con pompe di calore.

Invece, nella provincia autonoma di Trento, sono stati messi a disposizione 4,700 milioni di euro per fare degli interventi di sostituzione a degli impianti obsoleti alimentari a biomassa cambiandoli con sistemi di generazione di calore a emissione zero.
Un incentivo che comprende anche l’adeguamento della canna fumaria anche se ogni immobile può presentare una sola domanda. Chi ne potrà beneficiare, dovrà risiedere nella struttura che ospita l’impianto e potrà ottenere un incentivo a fondo perduto che non supera i €5000.

In Lombardia è stato istituito il bonus cammini 2023, un meccanismo di reddito di imposta messo in piedi dalla regione in questione e il cui scopo è quello di spingere i residenti a cambiare i propri camini, caldaie e stufe alimentati a legna sostituendoli con impianti ad alta efficienza energetica.
Il bonus camini 2023 è dedicato a tutti coloro che risiedono nelle aree pianeggianti della Lombardia e di tutti i comuni che si trovano nel bando di iscrizione.

Esiste poi un bando stufe in Umbria dedicato a coloro che hanno un ISEE che non va oltre i 75.000 euro. In questo caso, si potrà ottenere tra i 2.000 e i 3.000 euro per l’installazione di nuove stufe a 4 a 5 stelle da 3 a 4mila euro per i termo camini e da 4 a 5 mila euro per sostituire le caldaie a biomasse. Coloro che invece hanno un ISEE che non va oltre €30.000 oppure vivono nelle zone disagiate, possono mettere le mani su un incentivo che arriva fino al 95% dei costi.

Anche il Veneto si è mossa verso la stessa direzione cercando di fare in modo che i suoi cittadini andassero a sostituire i vecchi sistemi di riscaldamento. Tra le varie modifiche proposte, troviamo anche la possibilità di comprare delle pompe di calore elettriche che hanno una potenza che non va oltre 35 kW. Un contributo che viene dato alle famiglie che non hanno un reddito oltre i €50.000.

Vi è inoltre la possibilità di sostituire una caldaia andando a utilizzare degli incentivi nazionali. Anche se nell’ultimo periodo vi sono stati dei cambiamenti riguardo i super bonus, esistono ancora delle agevolazioni per comprare un nuovo sistema di riscaldamento.

Anche il bonus caldaia fa parte quindi delle agevolazioni stabilite dall’eco bonus in cui coloro che acquistano degli impianti di climatizzazione invernale possono ottenere una detrazione al 50%.

Troviamo poi anche l’eco bonus al 65% in cui si va hanno a sostituire gli impianti esistenti con caldaie nuove con sistemi di termoregolazione. Infine vi è la possibilità di richiedere il bonus caldaia a patto che si sia già utilizzando il super bonus al 90% e purché la sostituzione vada a migliorare i miglioramento di almeno due classi di efficienza energetica.

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