Non sono soltanto le auto e gli elettrodomestici ad essere modificati con i tempi che cambiano. Così la tua sigaretta elettronica rinasce del tutto!
Un’inedita ricerca ha messo in luce l’enorme problema dei rifiuti elettronici generati dall’uso continuo delle sigarette elettroniche usa e getta, un tema sempre più rilevante nel contesto ambientale attuale. Chris Doel, l’ideatore di questo esperimento, ha dimostrato che dalle e-waste delle ecig è possibile ottenere una batteria utilizzabile, affrontando così il preoccupante problema della sostenibilità e del riuso delle risorse.
L’idea di Doel è venuta fuori durante un festival musicale, dove l’uomo ha raccolto 130 sigarette elettroniche abbandonate. Da qui, l’idea di riciclarle in modo interessante. Questo approccio non è solo creativo ma anche una chiara dimostrazione della capacità di recupero di sostanze utili da prodotti destinati altrimenti a finire in discarica.
Attraverso l’assemblaggio delle celle al litio di queste sigarette esaurite, Doel ha, usando le sue conoscenze ingegneristiche, creato una batteria funzionante in grado di alimentare veicoli. La pedalata assistita dell’e-bike assemblata con questi componenti ha raggiunto un’impressionante distanza di oltre 20 miglia, circa 32 km unita ad una velocità di punta di 51 km/h. Non è solo un esperimento di ingegneria, ma rappresenta una potente affermazione sulla possibilità di riutilizzo delle risorse. L’ora di pedalata resa possibile da rifiuti così comunemente dimenticati offre uno spunto di riflessione interessante sulla nostra gestione dei materiali elettronici.
L’impatto ambientale delle sigarette: non sono così “eco”
La questione dei rifiuti elettronici è diventata sempre più pressante e il Regno Unito – patria di Doel – è solo una delle nazioni colpite. Una recente ricerca ha svelato che ogni anno oltre 260 milioni di batterie degli ioni di litio delle sigarette elettroniche usa e getta finiscono fra i rifiuti. Queste cifre non sono da sottovalutare, specialmente perché siamo ancora lontani da una soluzione efficace per il riutilizzo o il riciclo di queste batterie.
Eppure, l’idea di un singolo individuo ha aperto alla possibilità che queste batterie non siano destinate ad essere buttate, come molti pensano; anche se il liquido per lo svapo è esaurito, le celle possono rimanere ancora funzionanti. Immaginate quanti dispositivi potrebbero essere salvati dalla discarica se solo si prestasse un po’ di attenzione a questo aspetto. L’assemblaggio messo in piedi da Doel ha mostrato come queste specifiche batterie abbiano la potenzialità di ricariche multiple, fino a circa 300 cicli, permettendo un utilizzo che potrebbe ridurre significativamente i rifiuti.
Un futuro alla ricerca di soluzioni sostenibili
Analizzando i dati, secondo l’US Public Interest Research Group, il litio contenuto nelle cosidette “e-cig” scartate ogni anno è di ben 23,6 tonnellate. A prima vista, la cifra può sembrare innocua, ma in realtà, questa quantità di litio potrebbe alimentare circa 2.600 auto elettriche. Inoltre, la capacità di progettare proprio una batteria da rifiuti ci fa riflettere sulla necessità di sistemi di raccolta e riutilizzo più efficaci per questa tipologia di elettronica.
Progetti come quello di Doel dimostrano che si può fare di più, non solo nel settore delle ecig, ma anche in ambiti più ampi. Promuovere il riutilizzo e avere una mentalità più eco-consapevole potrebbe rendere il nostro pianeta un posto migliore. Soluzioni di questo tipo non dovrebbero essere straordinarie, ma dovrebbero entrare a far parte della routine quotidiana nella nostra lotta contro la crescita dei rifiuti elettronici.
L’esperimento di Doel offre chiaramente non solo una dimostrazione di ingegno, ma anche un invito a tutti noi a rivalutare le nostre abitudini e a considerare il potenziale di recupero che si cela in ciò che spesso consideriamo scarto. Un cambio di mentalità è indispensabile e inizia da esperimenti come questo.