Esiste un ricco bonus che guarda al futuro e alla transizione energetica, e che può raggiungere addirittura gli 8000 euro. Di cosa si tratta e a chi è rivolto.
Un supporto concreto che può addirittura raggiungere gli 8000 euro e che è pensato per guardare al futuro, alla sostenbilità ambientale e alla transizione energetica. Per di più la maxi agevolazione in questione, voluta dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy di concerto con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, è pensato per essere rivolto a due specifiche tipologie di beneficiari.
Il bonus in questione è infatti rivolto sia ai privati che ai condomini e potrebbe modificare radicalmente le proprie abitudini di vita e la quotidianità, il tutto in un’ottica decisamente più green e, dunque, meno inquinante. Di che cosa si tratta, dunque?
Bonus fino a 8000 euro, due tipi di beneficiari: requisiti e modalità di erogazione
Per tale agevolazione sono state messe dal MIMI a disposizione risorse per 80 milioni di euro che verranno distribuite nel corso dell’anno. Il secondo gruppo di beneficiari è invece composto da imprese e professionisti: in questo caso le regole d’ingaggio sono state fissate dal MIASE che ha accantonato un importante budget di 87,5 milioni di euro.
Nel primo caso ci troviamo di fronte ad un incentivo rivolto alla copertura delle spese riguardanti l’acquisto di infrastrutture per effettuare la ricarica dei veicoli elettrici, nello specifico le cosiddette ‘colonnine‘ domestiche o elettriche. Ed è al momento il solo bonus attivo con la previsione di apertura, nel mese corrente, di uno sportello che faccia capo alle domande relative alle installazioni effettuate nel corso del 2023.
Il contributo che sia i privati che gli interi condomini possono ricevere è importante: l’incentivo infatti copre l’80% del prezzo di acquisto ma anche dei costi di posa in opera, seppur con un limite, per singolo richiedente, di 1500 euro. Qualora però le opere interessino parti comuni di palazzi e condomini, il limite sale a 8000 euro.
Le spese in questione sono quelle riguardanti il 2022 ed il 2023 e le domande devono essere già state inviate, nel primo caso tra 19 ottobre e 2 novembr e2023 (per i lavori del periodo compreso tra 4 ottobre e 31 dicembre 2022). Nel secondo caso tra 9 e 23 novembre per le spese del periodo 1°gennaio-23 novembre 2023.
Lo sportello è stato poi riaperto per il periodo 1°gennaio-31 dicembre con riferimento specifico a chi non ha potuto presentare la domanda entro i precedenti termini: è ora possibile farlo dal 15 febbraio al 14 marzo 2024.