Coloro che vengono ricoverati possono ottenere la detrazione per le spese di ricovero? Scopriamolo insieme
La popolazione italiana è costituita, per la maggior parte, da persone anziane. La durata della vita che si è allungata mentre, dall’altro lato le culle sempre più vuote hanno portato a questa situazione demografica difficile da gestire in ambito Statale. Ovviamente più una persona è anziana è più rischia di stare male e di ammalarsi e quindi di ricorrere a cure sanitarie specifiche.
Sono tanti gli anziani presenti nel nostro Paese che hanno problemi di salute e che sono ricoverati in un RSA dove possono avere assistenza continua. Non tutti i familiari di queste persone sono a conoscenza che le spese di ricovero possono essere detratte in dichiarazione dei redditi. Vediamo come fare.
Ricovero in RSA: come fare per ottenere la detrazione IRPEF
Molti parenti di persone anziane, per motivi di lontananza dal loro caro o per questioni di lavoro non possono prendersene cura e, per questo motivo, affidano l’anziano alle cure di una RSA. In queste strutture, infatti, l’anziano può essere curato 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 per merito del personale specializzato.
La permanenza di un anziano in una struttura sanitaria comporta ovviamente delle spese di ricovero che possono essere portate in deduzione o detrazione nella dichiarazione dei redditi. La parte che può essere detratta riguarda limitatamente la parte imputata alle spese mediche, anche se queste sono state determinate applicando alla retta di ricovero una percentuale forfettaria stabilita da una delibera regionale.
In caso di ricovero in un istituto di assistenza, il contribuente ha quindi diritto a richiedere nella dichiarazione dei redditi una detrazione dall’IRPEF esclusivamente per le spese mediche sostenute e non anche per quelle relative alla retta di ricovero. Per ottenere la detrazione bisogna avere una apposita documentazione.
Innanzitutto è necessario, per colui che vuole detrarre le spese, che la residenza per anziani rilasci una ricevuta fiscale o fattura in cui sia indicato, separatamente, l’importo relativo alle sole spese mediche. Se la spesa medica è stabilita forfettariamente, allora occorre annotare sul documento che la percentuale applicata corrisponde a quella deliberata dalla Regione di appartenenza.
Si ricorda, infine, che la detrazione spetta a condizione che l’onere sia sostenuto con versamento bancario o postale o comunque mediante altri sistemi di pagamento “tracciabili”. L’unica eccezione riguarda le prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
