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Si può andare in pensione con Opzione Donna da subito a 58 anni? La risposta è sorprendente

Opzione Donna concede il pensionamento a 58 anni nel 2023? Quali lavoratrici potrebbero lasciare il mondo del lavoro con nove anni di anticipo?

In pensiona a 58 anni invece dei 67 previsti dalla Pensione di vecchiaia, un’opportunità riservata a poche lavoratrici. Scopriamo quali.

Opzione Donna e il pensionamento a 58 anni
Opzione Donna e il pensionamento a 58 anni (Lamiapartitaiva.it)

In tema “pensioni” ci saranno diverse novità inserite nella Manovra 2024. La bozza ha spaventato i lavoratori, ora si attendono le modifiche per capire come andare in pensione tra pochi mesi. Quota 104 per sostituire Quota 103 forse non si farà più e ci sono dubbi anche in relazione all’unione tra Ape Sociale e Opzione Donna con il pensionamento a 63 anni di età anche per le lavoratrici. Il Governo punta ad evitare che i cittadini scelgano l’uscita anticipata dal mondo del lavoro introducendo paletti e restrizioni. Un esempio? I contributivi puri per andare in pensione a 64 anni non dovranno più aver accumulato un assegno superiore di 2,8 volte l’assegno sociale (poco più di 1.400 euro) bensì di 3,3 volte (più di 1.600 euro) nel 2024. Chi aspetterà i 67 anni di età, invece, non avrà più il limite di 1,5 volte l’assegno sociale.

Insomma, se si intende andare in pensione prima del tempo è bene iniziare a capire fin da subito i passi da compiere. Le lavoratrici, ad esempio, quale occasione hanno di pensionamento a 58 anni nel 2023?

Opzione Donna e lo scivolo a 58 anni, le fortunate lavoratrici

Nel 2023 Opzione Donna è concessa unicamente alle caregiver da almeno sei mesi, alle invalide al 74%, alle disoccupate/impiegate presso un’azienda in stato di crisi.

Opzione Donna e il pensionamento a 58 anni
Opzione Donna e il pensionamento a 58 anni (Lamiapartitaiva.it)

Le lavoratrici appartenenti ad una di queste categorie possono andare in pensione compiendo 58 anni (se hanno due figli), 59 anni (se hanno un figlio) o 60 anni (senza figli) entro il 31 dicembre 2023. Inoltre dovranno aver accumulato 35 anni di contributi e accettare il sistema di calcolo contributivo puro (e quindi un taglio dell’assegno dal 10 al 30%).

Grazie alla cristallizzazione del diritto, però, altre lavoratrici possono andare in pensione nel 2023 senza appartenere alle categorie indicate. Parliamo delle donne che hanno maturato per tempo i vecchi requisiti, quelli vigenti prima delle modifiche introdotte nell’anno in corso.

Se, ad esempio, una lavoratrice dipendente ha compiuto 58 anni e accumulato 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2021, allora potrà chiedere il pensionamento con Opzione Donna anche nell’anno in corso oppure nel 2024 e così via fino al compimento dei 67 anni. La cristallizzazione del diritto – come si evince dalla terminologia – blocca il diritto alla misura con i requisiti allora vigenti. Stesso discorso per le lavoratrici autonome che hanno compiuto 59 anni entro il 31 dicembre 2021.

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