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Sei costretto a cambiare banca così come altri milioni di Italiani: perchè devi sbrigarti e cosa succede

Almeno due milioni di italiani sono stati costretti a cambiare banca: che cosa sta succedendo e come risolvere la situazione.

In che modo è possibile evitare il trasferimento coatto? E che tipo di trasferimento è in atto? Da una banca a un’altra, forzatamente… Moltissimi correntisti di Intesa Sanpaolo sono dovuti passare alla banca online Isybank. Il passaggio è avvenuto o avverrà in automatico, coinvolgendo 2,3 milioni di correntisti. E presto ci sarà un altro scaglione del passaggio forzoso di 300.000 clienti. Per adesso, a essere costretti alla migrazione, sono solo i clienti “prevalentemente digitali che non hanno chiesto di restare in Intesa entro il 12 settembre scorso.

Costretti a cambiare banca
Milioni di correntisti costretti a cambiare banca: che cos’è successo – lamiapartitaiva.it

 

I correntisti non sono contenti. Non tutti sono infatti soddisfatti dalle nuove condizioni proposte da Isybank. Cambiare banca è sempre traumatico. E passare da una banca tradizionale a un nuovo istituito che opera solo online può essere destabilizzate.

Isybank offre condizioni sono per molti versi limitare rispetto a quelle concesse da un normale conto Intesa Sanpaolo. In pratica, chi ha cambiato o sarà costretto a cambiare banca non potrà più fare operazioni in filiale o sul sito internet della vecchia banca, ma solo utilizzando la app Isybank.

Non cambia nulla invece rispetto all’uso di carte di debito e prepagate, che si potranno continuare a usare senza problemi, almeno secondo quanto comunicato finora da Intesa Sanpaolo. Ma perché Intesa Sanpaolo ha deciso di trasferire tutti i clienti (a suo dire “prevalentemente digitali”)? E che effetto potrà avere cambiare banca?

I clienti prevalentemente digitali dovrebbero essere, secondo Intesa San Paolo, utenti che hanno già utilizzato più volte i servizi e i canali digitali della banca, oppure referenti che non vanno mai o quasi mai in filiale. Il punto, molto discusso, è che in tanti sono stati trasferiti automaticamente, mentre altri clienti sono stati risparmiati.

Cambiare forzatamente banca: cosa sta avvenendo in Intesa Sanpaolo?

Sono stati esclusi finora dalla migrazione forzata i clienti con più 65 anni, quelli con fido sul conto corrente e con giacenze finanziarie superiori a 100.000 euro. Inoltre, sono rimasti in Intesa Sanpaolo anche coloro che hanno fatto più di dieci operazioni in filiale nell’ultimo anno e quelli che hanno aperto un conto nell’ultimo anno.

Da Intesa Sanpaolo a Isybank: cambio banca
Correntisti Intesa San Paolo dirottati su Isybank – lamiapartita.it

 

Molti clienti hanno però scoperto del trasferimento da banca Intesa Sanpaolo all’improvviso, senza capire bene cosa aspettarsi da Isybank. Quest’ultimo istituto di credito, che opera solo online, fa parte dello stesso gruppo di Intesa, ed è nato come banca per i tabaccai per poi specializzarsi sui conti e le transazioni online.

Purtroppo stanno già emergendo numerose criticità sulla vicenda del passaggio forzato. Inoltre, non si è ancora capito bene in che modo sono stati gestiti i dati sui correntisti. E come poi Intesa ha offerto le informazioni agli utenti.

La banca torinese ha cominciato a inviare comunicazione del passaggio dal 19 luglio scorso, offrendo la possibilità di restare in Intesa ma solo a patto che si comunicasse tale intenzione al numero verde dedicato entro il 30 settembre. In molti non lo hanno fatto, perché presi alla sprovvista e ora si trovano in una nuova banca che non ha a disposizione filiali fisiche. E c’è anche chi dice di non aver ricevuto alcuna comunicazione.

E ora non è più possibile fare questa richiesta o tornare indietro. Il 15 ottobre 2023 è scaduto anche il diritto di recedere dal rapporto alle vecchie condizioni.

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