Al momento di iscriversi all’università ci si chiede spesso quali lauree siano più funzionali per poter lavorare subito, senza problemi.
Il mercato del lavoro evolve con una velocità tale, e secondo logiche per molti aspetti imprevedibili, da allontanarsi sempre più dall’offerta formativa e di specializzazione offerta dai corsi di laurea ordinari. Tutti i giovani che sono chiamati alla scelta del corso di studi da frequentare dopo la scuola superiore sanno oramai che basarsi solo sulle inclinazioni personali non porta più da nessuna parte.
Un tempo, fino a trent’anni fa più o meno, laurearsi equivaleva ad accedere a un quasi sicuro sbocco professionale. Ed erano poche le lauree che non riuscivano a garantire ai laureati percentuali di occupazione sopra il 70% già dopo il primo anno. Le cose sono cambiate drasticamente.
Ecco perché ogni anno vengono condotte ricerche ad hoc per capire quali sono quelle lauree (anche triennali) che permettono di lavorare e quali invece non riescono a garantire sbocchi professionali immediati. Anche con le cosiddette lauree brevi, quelle di tre anni, è possibile trovare subito lavoro. Ma bisogna scegliere bene.
Le lauree brevi che permettono subito di lavorare: una guida
Negli ultimi anni, le lauree brevi in professioni sanitarie si sono mostrate come quelle più funzionali in termini di occupazione. Hanno successo anche i laureati triennali in ambito giuridico. E, com’è noto, ormai da un decennio, informatica e innovation technology permettono di formarsi in settori dove c’è grande richiesta di personale.
Secondo lo studio condotto da Skuola.net, anche quest’anno, chi sceglie una delle ventidue professioni sanitarie in cui ci si può formare negli atenei statali e privati può trovare subito lavoro. A un solo anno dal titolo, oltre sette laureati su dieci (cioè il 73,4% del totale) riesce a ottenere un’occupazione stabile.
Ed ecco perché non si sceglie poi di proseguire con la laurea di specializzazione biennale. Altre lauree brevi permettono di poter mettere subito in pratica le conoscenze acquisite. Le lauree brevi in ambito giurisprudenziale rivelano un’occupabilità al 60% dopo un anno. Quelle in ambito informatico si fermano poco oltre il 50%.
Altri corsi di studio, invece, permettono solo con difficoltà ai laureati triennali di trovare subito un’occupazione. Le discipline scientifiche, che qualche anno fa venivano sponsorizzate come studi essenziali per prepararsi al mondo contemporaneo, non danno accesso a un lavoro stabile dopo solo tre anni di studio. Lo stesso vale per le lauree inerenti la Psicologi.
Difficile trovare lavoro anche per chi esce da triennali in ambito letterario-umanistico e dall’area di Ingegneria Industriale o Informazione. In questi casi solo il 20% circa dei laureati riesce a trovare un’occupazione stabile dodici mesi dopo la laurea breve.
