Conoscere le scadenze di maggio 2024 è fondamentale se si vuole tutelare i propri soldi, ecco quali sono per non farsi trovare impreparati.
Riuscire a tenere presenti tutte le spese che si devono sostenere può non essere semplice, soprattutto da parte di chi ha una quotidianità piuttosto frenetica e deve districarsi tra lavoro e famiglia. Non a caso, tanti optano per la domiciliazione bancaria come modalità di pagamento delle bollette, così da evitare di dimenticare quando si deve saldare il conto e andare incontro alle conseguenze negative legate al mancato saldo dell’incontro.
È bene però tenere presenti le diverse scadenze di maggio a cui si dovrà ottemperare, ben sapendo come questo sia un mese cruciale per tutti i contribuenti. Segnare tutto in agenda può essere davvero provvidenziale per tutelare i propri guadagni.
Ricorda le scadenze di maggio: è un mese cruciale
L’inizio di un nuovo mese impone di dover prendere nota di tutti i vari conti da pagare, così da non farsi trovare impreparati, nonostante molti pensino di non riuscire a gestire tutto.
Tra le scadenze di maggio che dobbiamo ricordare c’è quella relativa al modello 730 e Redditi precompilati, che permetteranno poi di ottenere il rimborso a luglio per i dipendenti, ad agosto per i titolari di pensioni. La trasmissione vera e propria potrà poi avvenire a partire dal 20 maggio. In entrambi i casi è però necessario muoversi entro il 31 maggio. Se si desidera che la liquidazione sia rapida, è bene effettuare l’invio della documentazione il prima possibile, la tempistica prevede infatti sia data precedenza a chi lo ha fatto per primo.
Questo è però un periodo cruciale anche per chi ha partita IVA, che dovrà pagare entro metà mese (16 maggio) la prima rata dei contributi fissi IVS. Questa è una delle rate più discusse, visto che rappresenta una quota minima, indipendente dal reddito conseguito. La procedura da seguire resta sempre la stessa: è possibile utilizzare l’F24, mentre per capire l’importo previsto si può accedere al Cassetto previdenziale, nella sezione “Dati del mod. F24”, a cui può accedere il contribuente o un suo delegato. L’aliquota è pari al 24% per chi ha più di 21 anni, mentre per chi ne ha meno è pari al 23,70%. Per gli iscritti ala Gestione Commercianti è inoltre prevista un’aliquota contributiva aggiuntiva dello 0,48% a finanziamento dell’indennizzo per cessazione definitiva dell’attività commerciale, concesso a chi chiude senza avere raggiunto i requisiti per la pensione di vecchiaia. È inoltre da aggiungere una quota dello 0,62% per le prestazioni di maternità.
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