Pessime notizie: se hai evaso il fisco perdi il diritto al gratuito patrocinio. Ecco cosa ha dichiarato la Corte di Cassazione a riguardo.
La Corte di Cassazione ha parlato: con la sentenza n. 40477/2023 è stabilito che l’evasore fiscale non ha diritto al gratuito patrocinio dello Stato. Questo deriva dalla presunzione che il soggetto che commette reati fiscali sia abbienti. Questo esclude definitivamente ogni diritto al gratuito patrocinio. Questa presunzione viene applicata, dal 2019, a imputati, indagati e condannati definitivi.
La sentenza implica che chi è già stato condannato definitivamente per reati di evasione fiscale non potrà richiedere il gratuito patrocinio. Durante i procedimenti giudiziari, di norma, i cittadini hanno la possibilità di avere un avvocato pagato dallo Stato. Questo requisito è però sottoposto a dei parametri di reddito da rispettare. Chi è stato condannato per evasione fiscale è presumibilmente oltre tale limite e, in quanto tale, non beneficerà del diritto.
L’interessato può affrontare la presunzione di superamento della soglia del reddito se è capace di fornire al giudice la prova del contrario. Per i procedimenti che hanno come oggetto i reati di evasione fiscale, però, la preclusione al gratuito patrocinio è assoluta e irrevocabile.
Il primo caso di rigetto della richiesta risale al 2019, dal Tribunale di Lecco. Questi hanno rigettato l’istanza in cui un contribuente aveva richiesto l’ammissione al gratuito patrocinio. La base del rigetto era l’esistenza di due condanne definitive che dimostravano il mancato versamento dell’IVA. Il cittadino ha fatto ricorso alla Corte di Cassazione, citando la violazione degli articoli 76 e 91 del DPR n. 11/2002. Il caso proposto dal cittadino era che l’accesso al gratuito patrocinio poteva essere negato solo se il richiedente era indagato per crimini di altra natura.
La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso, dando ragione al Tribunale di Lecco. Hanno specificato, oltre ai motivi già citati dal Tribunale, che i presupposti di superamento dei limiti del reddito fanno esplicitamente riferimento ai soggetti condannati in forma definitiva, inclusi quelli condannati per reati di evasione fiscale. Come già detto, la presunzione può essere annullata presentando prove del contrario. Questo vale però solo quando i reati sono diversi da quelli presi in esame nel caso specifico. Il gratuito patrocinio è completamente precluso in caso di procedimenti che hanno come oggetto la condanna per evasione fiscale, come già accennato.
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