In caso di bonifico IBAN a un ricevente sbagliato si possono conoscere subito i dati del referente per ottenere un rimborso: ecco come si fa.
L’IBAN, che è il metodo più utilizzato per effettuare pagamenti, crea un sacco di problemi ai distratti: scrivendolo male si rischia di trasferire soldi a uno sconosciuto. Il codice, che può possedere fino a trentaquattro caratteri, è insidioso da digitare e complicato da ricordare. Può succedere spesso, quindi, che per errore si inserisca un codice inesatto.
Il codice IBAN inserito, se inesatto, può comunque essere corretto o non corretto. Nel secondo caso, si tratta di una combinazione inesistente. Per questo il trasferimento non andrà a buon fine. Quando invece il codice è inesatto ma corretto, in pratica, si rischia di trasferire la somma a un’altra persona.
Per evitare di regale soldi a uno sconosciuto bisogna ricorrere alla procedura di annullamento dell’operazione. E lo si può fare entro i termini previsti dalla propria banca.
In caso di bonifico IBAN a un ricevente sbagliato bisogna agire tempestivamente richiedendo l’annullamento del bonifico. Ogni banca offre la possibilità di annullare il bonifico, ma solo quando l’operazione è in fase di “presa in carico”.
In alternativa, cioè se è passato già troppo tempo, si può avviare la procedura bancaria di “richiamo” del bonifico. In questo caso, l’istituto di credito, su disposizione dell’ordinante del bonifico IBAN, domanderà alla banca controparte di procedere a un recall del bonifico stesso.
Di norma, se il bonifico non è stato ancora accreditato, non ci saranno problemi: la banca dell’ordinante e quella del ricevente sbagliato troveranno un accordo per la restituzione del bonifico fatto all’IBAN sbagliato. Se il bonifico è stato già accreditato potrebbero invece sorgere dei problemi.
Bonifico all’IBAN sbagliato: come ottenere i dati del ricevente
Per la normativa italiana, per poter recuperare i soldi bisogna ricevere il consenso da parte del ricevente. E non sempre, in passato, la banca è stata disposta a offrire informazioni sui dati del destinatario. La giurisprudenza italiana ha però stabilito di recente che il pagatore ha sempre diritto di conoscere i dati del ricevente in caso di IBAN errato.
Ciò significa che il soggetto che ha effettuato il bonifico all’IBAN errato deve ottenere dalla banca i dati anagrafici e societari del ricevente. Lo ha stabilito il Collegio di Bari, nel 2021. Questo perché la banca non può opporre il segreto bancario o la tutela della privacy per giustificare il rifiuto di comunicare al pagatore i dati anagrafici o societari di un suo correntista.
Quando l’ordine di bonifico è stato eseguito a vantaggio di un terzo non legittimato a riceverlo, il pagatore ha il diritto di conoscere dalla banca di quest’ultimo i dati anagrafici o societari di chi ha incassato.
