A scuola la condotta dovrà essere necessariamente più rispettosa, sono previste infatti multe fino a 10 mila euro per gli studenti.
Il rispetto che si deve tenere nel periodo che si trascorre a scuola, nei confronti di insegnanti e non solo, troppo spesso negli ultimi tempi è venuto meno, come hanno dimostrato diversi episodi che hanno riempito le pagine di cronaca. Il Ministero ha così deciso di intervenire con un provvedimento con un decreto a hoc, il Ddl Valditara, che prende il nome proprio dal Ministro, che ha già ottenuto l’ok da parte del Senato con 74 sì, 56 no e nessun astenuto, e arriva ora alla Camera.
L’idea alla base del provvedimento è quello di diventare più rigidi e non concedere alcuno sconto nei confronti di chi si rende protagonista di comportamenti violenti. Non potranno quindi che essere punite le aggressioni ai compagni, ma anche al personale scolastico, oltre ai danni generati all’ambiente durante le occupazioni.
A scuola le condotte scorrette saranno punite
Una delle novità più importanti inserite nel Ddl Valditara riguarda il voto in condotta. Nelle scuole medie sarà espresso in decimi e farà media con gli altri voti, cosa che invece finora non accadeva. Con il 5 in condotta, indipendentemente dal grado di scuola, è prevista invece in via automatica la bocciatura.
Alle superiori, invece, il voto che si otterrà in condotta avrà un’influenza sui crediti per l’ammissione all’esame di Stato. Un eventuale 5, con conseguente bocciatura, potrebbe inoltre essere previsto se si verificano più volte comportamenti che sono vietati secondo il regolamento di istituto. Un 6 in condotta, invece, porterà a un debito in educazione fisica, che sarà necessario recuperare a settembre con un esame.
Il voto in condotta sarà comunque dato anche alle elementari in maniera collegiale dagli insegnanti, accompagnato da un giudizio.
Multe salate in arrivo
“Chi sbaglia paga“, così potrebbe essere riassunto uno degli aspetti previsti nel Ddl Valditara che riforma la scuola, volta a colpire chi si rende protagonista di comportamenti negativi, specie se ripetuti.
Gli studenti protagonisti di aggressioni al personale scolastico (docenti, presidi e bidelli) subiranno una sanzione pecuniaria se dovessero subire una condanna per un reato penale. L’importo potrà andare da un minimo di 500 a un massimo di 10 mila euro.
Sono inoltre previste novità importanti anche in merito alle sospensioni, che spesso possono influire sull’esito dell’anno scolastico:
- fino a due giorni, lo studente sarà chiamato a partecipare ad attività che si terranno a scuola, così da approfondire i motivi che lo hanno portato a subire ll provvedimento. Una volta concluso il percorso, dovrà scrivere un elaborato su quanto imparato
- superiore ai due giorni, potrebbe essere chiamato a fare lavori socialmente utili, ovvero “attività di cittadinanza solidale, mirate a promuovere il senso di responsabilità e di comunità, oltre alla consapevolezza delle conseguenze dei propri atti”.