Il canone concordato garantisce uno sconto dell’IMU ma solo al verificarsi di specifiche condizioni. Scopriamo quali.
Uno sconto del 25% sull’IMU è una bella notizia che coinvolge alcuni proprietari di immobili.
Il proprietario di un immobile può affittarlo scegliendo tra canone libero o canone concordato. Nel primo caso l’importo è determinato dalle parti contraenti mentre nel secondo occorre fare riferimento alla convenzione nazionale pubblicata in Gazzetta Ufficiale e agli accordi locali. La cifra finale sarà determinata in base a specifiche caratteristiche dell’immobile e alla sua ubicazione.
Il canone libero, poi, ha una durata minima di quattro anni rinnovabili per altri quattro mentre il canone concordato ha una durata di tre anni rinnovabili per altri due. Un’altra differenza tra le due modalità riguarda l’imposta di registro. Questa è pari al 2% del canone annuo in mercato libero mentre si calcola sul 70% del canone annuo nel mercato convenzionato.
Stipulare un canone concordato, poi, può essere conveniente perché ci sono agevolazioni fiscali legare a tale tipo di contratto. Tra queste lo sconto sull’IMU, la tassa da corrispondere per il possesso di una seconda casa o di un bene di lusso.
Canone concordato e sconto sull’IMU, quando si applica
L’IMU deve essere corrisposto dal proprietario dell’immobile e non dall’inquilino. Scegliendo l’opzione del canone concordato si potrà ottenere uno sconto del 25% secondo il comma 760 della Legge di Bilancio 2020. Ma non sempre.
L’Imposta Municipale Propria è una tassa legata ai mesi di possesso dell’immobile. Di conseguenza, se la casa è affittata con canone concordato per tutto l’anno a partire dal 1° gennaio allora lo sconto IMU sarà totale per tutti i dodici mesi. Se, invece, il contratto decorre successivamente – per esempio dal 1° aprile – allora lo sconto sarà applicato solamente su nove mesi e non dodici.
Ricordiamo che qualora l’affitto sia iniziato a metà mese o in altro giorno che non sia il primo, ai fini del calcolo dei mesi di possesso si conteggia per intero il mese in cui il possesso si è protratto per più della metà dei giorni del mese stesso.
Lo sconto per il canone concordato non è l’unica possibilità di risparmio per i proprietari di immobili. La Riforma Fiscale ha introdotto delle novità per premiare i cittadini che pagano puntualmente le tasse e che scelgono la via digitale per ottemperare al proprio obbligo. L’incentivo previsto dal Governo propone uno sconto per chi sceglierà l’addebito diretto sul conto corrente. Parliamo del 5% in meno fino ad un massimo di mille euro sia sull’IMU che sulla TARI.