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Scadenze fiscali marzo 2024, tutte le date che devi segnarti sul calendario: saltarle provoca sanzioni

Per il mese di marzo 2024 sono previste numerose scadenze fiscali. Vi suggeriamo le date da segnare subito sul calendario.

I contribuenti dovranno affrontare un mese di marzo piuttosto impegnativo sotto il punto di vista fiscale. Ci sono diverse scadenze e saltarle significherebbe dover pagare sanzioni e interessi. Meglio evitare.

Le scadenze fiscali di marzo 2024
Le date da segnare sul calendario per evitare sanzioni (Lamiapartitaiva.it)

I pagamenti con scadenza fissa richiedono uno sforzo di memoria notevole ai contribuenti. Nel corso dell’anno ci sono numerosi termini ultimi di cui tener conto partendo dalle bollette e dall’IMU fino agli adempimenti fiscali. Il consiglio è di aggiornare periodicamente il calendario segnando ogni data in cui c’è una scadenza da ricordare. In questo modo si eviteranno conseguenze spiacevoli come sanzioni e il pagamento aggiuntivo di interesse.

In alcuni casi, poi, si rischia di perdere un beneficio importante come la rateizzazione dell’importo di una cartella fiscale. Nel caso della rottamazione quater, ad esempio, è stato permesso ai contribuenti di pagare a rate ma saltarne anche solo una significherebbe decadere dal beneficio. Tra le scadenze di marzo ce n’è proprio una riguardante la rottamazione.

Il calendario con le scadenze fiscali di marzo 2024

Il Decreto Milleproroghe ha riaperto i termini dei versamenti delle prime rate della rottamazione quater. Significa che i contribuenti decaduti possono rientrare a tutti gli effetti nella Definizione agevolata pagando le rate scadute (quella del 31 ottobre, del 30 novembre e del 28 febbraio) entro il 15 marzo 2024.Considerando, poi, i cinque giorni di tolleranza il termine ultimo per il versamento diventa il 20 marzo.

Segnate le scadenze fiscali di marzo 2024
Numerose scadenze nel mese di marzo 2024 (Lamiapartitaiva.it)

Tra gli adempimenti fiscali per i sostituti d’imposta c’è l’invio del modello CU 2024 all’Agenzia delle Entrate e al lavoratore completo di ritenute a titolo d’acconto e saldo. La scadenza è prevista per lunedì 18 marzo. Stessa data per il versamento dell’imposta sugli intrattenimenti tramite modello F24 usando il Codice Tributo 6728 e per il versamento dei contributi previdenziali INPS dovuto dai committenti che hanno corrisposto compensi per collaborazioni occasionali e redditi oltre i 5 mila euro all’anno, dai venditori porta a porta, dagli assegnisti e dottorandi di ricerca, da chi ha rapporti di collaborazione coordinata e continuativa nonché dai soci-amministratori di società con obbligo contributivo.

Altra scadenza che cade i 18 marzo riguarda i datori di lavoro agricoli e il versamento dei contributi previdenziali. I contribuenti IVA mensili devono pagare l’imposta entro il 18 marzo e versare la somma dovuta in seguito alla dichiarazione annuale IVA. Concludiamo con il versamento della ritenuta d’acconto del 21% sui contratti di locazione brevi e con il versamento dovuto da chi opera nel settore delle onoranze funebri.

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