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Scadenza del 16 gennaio alle porte per chi ha rinviato l’acconto di novembre: si può pagare anche a rate

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Ramona Buonocore

Il prossimo 16 gennaio alcuni contribuenti dovranno saldare una importantissima scadenza: ecco di cosa si tratta e come fare.

In Italia ci sono quasi 5 milioni di persone che lavorano tramite Partita IVA, ovvero sono autonomi. Questo significa che svolgono un lavoro professionale o no direttamente sotto la propria autorità e, per questo motivo, non solo non hanno un capo a cui dare conto ma devono versarsi anche da soli tasse e contributi.

Attenzione alla scadenza del 16 gennaio – Lamiapartitaiva.it

Il governo Meloni, attraverso l’articolo 4 del decreto-legge n. 145/2023, convertito in legge n. 191/2023, ha stabilito che le persone fisiche titolari di partita IVA con ricavi o compensi 2022 non superiori a 170.000 euro hanno potuto rinviare il pagamento della seconda rata di acconto IRPEF 2023, prevista per il 30 novembre 2023, al 16 gennaio 2024.

Partita IVA: a giorni la scadenza della seconda rata di acconto IRPEF

I titolari di Partita IVA, quindi, hanno potuto rinviare il pagamento della seconda rata di acconto IRPEF che si sarebbe dovuta versare entro il 30 novembre al 16 gennaio. La scelta di rinviare il pagamento non è stata comunicata all’Agenzia delle Entrate, in quanto è sufficiente il comportamento concludente, ovvero il non aver effettuato il versamento entro il termine ordinario.

I contribuenti che hanno scelto di rinviare il pagamento possono optare per il versamento in unica soluzione entro il 16 gennaio 2024, senza l’applicazione di interessi, oppure per il versamento a rate, in cinque rate mensili di pari importo, a decorrere dal 16 gennaio 2024. In quest’ultimo caso, sulle rate successive alla prima sono dovuti interessi dello 0,33% mensile a decorrere dal 17 gennaio 2024.

Scadenza acconto Irpef gennaio 2024, come pagarlo – Lamiapartitaiva.it

La scadenza del 16 gennaio 2024 riguarda quindi la prima o unica rata del versamento differito. Le rate successive alla prima avranno scadenza il 16 di ogni mese, da febbraio a maggio 2024. Per effettuare il versamento in unica soluzione o a rate, è necessario utilizzare il modello F24, indicando il codice tributo 3803.

In particolare, per il versamento in unica soluzione, il modello F24 deve essere compilato in un modo ben preciso. Nella sezione “Erario“, in colonna “codice tributo“, indicare il codice 3803; nella sezione “Rateazione/Ravvedimento operoso“, in colonna “periodo di riferimento“, indicare il mese di gennaio 2024; nella sezione “Importo a versare“, indicare l’importo totale dell’acconto differito.

Per il versamento a rate, il modello F24 deve essere compilato come segue: nella sezione “Erario“, in colonna “codice tributo”, indicare il codice 3803. Nella sezione “Rateazione/Ravvedimento operoso“, in colonna “periodo di riferimento“, indicare il mese di gennaio 2024; nella sezione “Importo a versare“, indicare l’importo della prima rata.

Successivamente, per effettuare i versamenti delle rate successive, è necessario utilizzare il modello F24, indicando il codice tributo 3803 e il periodo di riferimento del mese di riferimento.

Ramona Buonocore

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