Mentre ci avviciniamo alla fine dell’anno, c’è ancora una scadenza che i titolari di Partita IVA devono tenere in considerazione.
Il calendario fiscale per i professionisti e gli imprenditori italiani con Partita IVA è sempre denso di appuntamenti decisamente poco piacevoli. Uno di questi cade proprio in questo ultimo periodo dell’anno: la scadenza dell’acconto IVA. Ogni anno, i titolari di Partita IVA sono tenuti al pagamento anticipato di una somma che viene calcolata sulle stime o sui dati dell’anno precedente.
È molto importante per i professionisti coinvolti tenere sempre in considerazione questa scadenza, attualmente fissata per oggi, 27 dicembre 2023. Tuttavia, è altrettanto importante considerare che non tutti i titolari di Partita IVA sono tenuti a versare questo acconto. Per evitare di effettuare pagamenti non necessari, quindi, è bene conoscere approfonditamente la legislazione in materia.
Non sborsare soldi inutilmente: non tutti i proprietari di Partita IVA sono tenuti a pagare
Per chi è tenuto a pagare, è essenziale conoscere i metodi di calcolo dell’acconto IVA: storico, previsionale e analitico. Il metodo storico si basa sui pagamenti IVA dell’anno precedente, il previsionale si basa su stime di fatturato, mentre l’analitico richiede un calcolo preciso basato sui dati reali fino al 20 dicembre 2023. Il versamento dell’acconto deve essere effettuato attraverso il Modello F24, esclusivamente in modalità telematica.
Per quanto riguarda invece i lavoratori esentati, prima di tutto è bene ricordare che se l’importo dovuto è inferiore a 103,29 euro, non si è tenuti al versamento dell’acconto. Inoltre, sono esenti:
- i titolari di Partita IVA che non sono obbligati a fare liquidazioni periodiche;
- chi ha chiuso l’attività entro date specifiche a seconda del regime fiscale adottato (mensile o trimestrale);
- chi ha iniziato l’attività nel corso dell’anno in corso;
- chi ha chiuso l’ultimo periodo fiscale in credito d’imposta;
- coloro che si sono occupati di operazioni non soggette o esenti da IVA.
Ogni titolare di Partita IVA dovrebbe dedicare tempo a valutare attentamente la propria situazione fiscale per stabilire se è tenuto al pagamento dell’acconto IVA. Nel frattempo, da qualche settimana è arrivata anche la conferma della proroga per la scadenza della seconda rata IRPEF: se precedentemente il termine ultimo era il 30 novembre, ora è slittato al 16 gennaio 2024. Il rinvio è valido però solo per autonomi e imprenditori individuali con ricavi fino a 170.000 euro.
In caso di dubbi, è sempre consigliabile consultare un professionista per una gestione ottimale delle proprie obbligazioni fiscali.