Curare la salute dei denti è indispensabile, fortunatamente ora è possibile sostenere la spesa con una serie di aiuti a hoc.
Prestare attenzione alla propria salute è indispensabile, anche attraverso una serie di esami preventivi che possono consentire di intervenire, se necessario, quando una malattia è ancora alla fase iniziale (questo vale a maggior ragione per i tumori). Trincerarsi dietro alla paura ed evitare di fare controlli ha davvero poco senso, soprattutto perchè le conseguenze possono essere poco piacevoli da gestire.
In alcuni casi, però, si tende a rimandare le visite anche per motivi economici, visto che si è quasi costretti a farlo attraverso la sanità privata se non si vuole attendere a lungo. Non si dovrebbero inoltre mai trascurare i denti, soprattutto perché carie e altri problemi possono portare a malesseri anche ad altre parti del fisico, quale ad esempio la colonna vertebrale.
Non sono solo le persone più ansiose ad avere problemi ai denti e ad evitare di sedersi sull’odiata poltrona del dentista. La paura certamente è uno dei motivi che spinge a rimandare, ma lo è anche il sentore che il conto che si dovrà pagare possa essere davvero altissimo. Del resto, possono basare poche carie per arrivare a un preventivo di qualche centinaio di euro.
Rinviare quasi all’infinito non è però la situazione, soprattutto perchè il problema può aggravarsi e il dolore può addirittura influire sul riposo. In un periodo come questo in cui ci ritroviamo sommersi dai bonus ne servirebbe anche uno per le cure odontoiatriche, ma di questo non c’è traccia, nè sembra essere tra i piani dell’esecutivo per il prossimo futuro.
In questo caso appare comunque difficile usufruire del Sistema Sanitario Nazionale come accade per altri medici, le prestazioni gratuite riguardano infatti solo alcuni servizi, per questo diventa inevitabile dover mettere mano al portafoglio. Ci sono delle condizioni specifiche che devono essere rispettate per usufruire di questa agevolazione:
Per rientrare all’interno della vulnerabilità sanitaria sono richiesti alcuni requisiti:
Tra le vulnerabilità prese n considerazione c’è anche quella sociale, ma in questo caso è necessario che siano le amministrazioni comunali, che conoscono le condizioni dei cittadini, a decidere a chi dare un aiuto.
Tutte le persone, comprese quelle che si recano da un dentista privato per curare i denti, hanno comunque la possibilità di rientrare almeno parzialmente dalla spesa sostenuta attraverso la dichiarazione dei redditi, usufruendo di una detrazione del 19%. Questo vale però solo per i casi in cui la franchigia supera i 129,11 euro. E’ inoltre necessario non superare il limite massimo di 6.197,48 euro per anno.
In questo caso possono comunque essere inclusi solo gli interventi di natura sanitaria, sono quindi esclusi i trattamenti estetici, come lo sbiancamento. Si possono invece inserire l’acquisto o l’affitto di dispositivi medici, come apparecchi per i denti e protesi dentarie.
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