Il prossimo 30 novembre scadrà il termine per pagare la seconda rata della Rottamazione quater. Si potrà adempiere in ritardo senza sanzioni?
Entro giovedì 30 novembre dovrà essere versata la seconda rata della Rottamazione quater, da parte di tutti i debitori che hanno optato per il pagamento dilazionato.
Grazie alla Rottamazione, i contribuenti destinatari di cartelle esattoriali iscritte a ruolo tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022, possono regolarizzare la propria posizione con il Fisco pagando solo l’importo del debito iniziale, senza sanzioni o interessi. Si tratta di una straordinaria opportunità per coloro che hanno dei debiti fiscali che non riescono ad estinguere.
Gli interessati avevano la possibilità di scegliere se pagare in un’unica soluzione, entro il 31 ottobre 2023, oppure in più rate, fino a un massimo di 18, da suddividere in 5 anni. La prima rata è scaduta il 31 ottobre 2023, la seconda scadrà il prossimo 30 novembre e le altre, invece, dovranno essere pagate alla fine di febbraio, maggio, luglio e novembre di ogni anno.
La difficoltà maggiore per coloro che hanno scelto di aderire alla Rottamazione consiste nel saldo delle prime due rate, il cui importo è più elevato delle altre, perché pari al 10% del debito iniziale. Le altre rate, invece, hanno tutte un ammontare pari al 5% del debito contratto. Per venire incontro alle esigenze dei contribuenti, la scadenza della prima rata è stata posticipata dal 31 luglio al 31 ottobre, perché è stato prorogato il termine per presentare domanda per aderire alla Rottamazione. Ma, considerando gli importi delle due rate e la loro data di scadenza così ravvicinata, risulta complicato, in alcuni casi, versare ben il 20% del debito iniziale in un solo mese.
Scadenza seconda rata Rottamazione quater: sarà sancita una proroga dal Governo?
Data la difficoltà di reperire le somme necessarie per pagare la seconda rata della Rottamazione quater, è stata richiesta la proroga della scadenza e la facoltà di concedere l’accesso alla misura anche ai contribuenti decaduti a causa del mancato saldo o del saldo tardivo della prima rata.
Nei giorni antecedenti la scadenza, sono stati riscontrati dei problemi tecnici relativi alla piattaforma online e, quindi, molti contribuenti non hanno potuto pagare in tempo.
Secondo delle indiscrezioni, il Governo starebbe valutando una possibile proroga, ma non ci sono ancora notizie ufficiali in tal senso. Per evitare di incorrere nella decadenza dal diritto alla sanatoria, i contribuenti devono provvedere a pagare la seconda rata entro il 30 novembre 2023 o, al massimo, entro i 5 giorni di tolleranza.