In arrivo una nuova sanatoria per aiutare chi non è riuscito ancora a regolarizzare la propria posizione con il Fisco.
Chi non è in regola con il Fisco e ha ancora dei debiti da sanare può approfittare di una nuova sanatoria. Vediamo come funziona e cosa bisogna fare per aderire.
Buone notizie per chi ha debiti con il Fisco: il Governo Meloni ha approvato una nuova sanatoria. Con il decreto Milleproroghe, l’Esecutivo di Giorgia Meloni avvia una nuova tregua fiscale e dà un po’ di respiro a chi, per un motivo o per l’altro, non è ancora riuscito a regolarizzare la propria posizione e ha ancora debiti da sanare.
Obiettivo del Governo Meloni è cercare di recuperare quanto più possibile sgravando i debitori dal peso di interessi e sanzioni. Non si tratta di un regalo a chi non paga le tasse ma piuttosto di un modo per rimpolpare le casse dello Stato. Ad oggi, grazie alla rottamazione del 2023, sono già stati recuperati 6,8 miliardi di euro e il dato non è definitivo in quanto ci sono dilazioni ancora in corso.
Rottamazione quater: ecco il termine ultimo
Nuova sanatoria per chi non ha ancora regolarizzato la sua posizione con il Fisco. Grazie alle rottamazione il Governo Meloni sta recuperando gran parte dei debiti. Slitta il termine ultimo per mettersi in regola. Vediamo tutti i dettagli.
Il Governo ha deciso di agevolare ulteriormente chi ha deciso di mettersi in regola. Chi ha presentato domanda per aderire alla definizione agevolata, avrà tempistiche più lunghe per i pagamenti. Infatti termine ultimo per i ravvedimento non è più il 28 febbraio, come ci si sarebbe aspettati, ma il 15 marzo 2024. Entro quella data sarà possibile mettersi in regola con il Fisco e versare tutte le rate scadute senza incorrere in sanzioni. Le modalità di pagamento restano le stesse: le rate possono essere pagate in banca, presso gli uffici delle Poste, tramite PagoPa o i circuiti Sisal, presso i tabaccai convenzionati e anche attraverso l’app Equiclick.
La rottamazione non conviene solo al contribuente che, così può pagare i soli debiti contratti originariamente senza il peso delle sanzioni e degli interessi accumulati nel corso degli anni. Recuperare almeno parte del gettito fiscale conviene anche allo Stato. Obiettivo del Governo Meloni, infatti è proseguire con la riforma fiscale e per andare avanti servono risorse finanziarie che, in parte, si possono recuperare proprio grazie alla definizione agevolata dei debiti.
In particolare, grazie a questa nuova agevolazione che allunga i tempi per mettersi in regola con il Fisco, l’Esecutivo spera di trovare le risorse finanziarie necessarie per abbassare ulteriormente le aliquote Irpef il prossimo anno e passare dalle attuali tre a due per poi arrivare alla famosa Flat tax entro la fine della legislatura.