Avvertire un ronzio all’orecchio non è detto sia innocuo, in alcuni casi può essere spia di una malattia peggiore, che fa davvero paura.
È capitato certamente a tutti, magari anche più di una volta, di avvertire un ronzio all’orecchio (o a entrambi), quello che i medici definiscono acufene, che nella maggior parte dei casi può essere solo passeggero. Se questa situazione si verifica solo ogni tanto non sarebbe il caso di preoccuparsi, ma se si avverte con cadenza giornaliera o quasi, sarebbe bene parlarne con il medico, così da capire se sia necessario sottoporsi a ulteriori accertamenti.
In pochi potrebbero pensarlo, ma a volte questo disturbo può essere una spia che invita a cercare di capirne la causa, che può essere tutt’altro che di poco conto. In alcuni casi, infatti, può essere da ricondurre a una delle malattie che fa paura anche solo quando viene pronunciata, per non parlare della situazione di terrore che si avverte nel momento della diagnosi.
Si parla di acufene quando si avverte un ronzio all’orecchio, disturbo che è piuttosto diffuso, al punto tale che si pensa ne siano affetti addirittura una persona su quattro. Solo in pochissimi casi (1 su 10) le conseguenze possono essere peggiori, al punto tale da richiedere accertamenti, specie se si riscontrano problemi quali disturbi del sonno o difficoltà a essere concentrati.
Quello che è però accaduto a una signora inglese, Denise Wingfield, sembrerebbe essere quasi impossibile da credere, invece lei si è ritrovata a dover affrontare un verdetto che non può che fare paura a chiunque. La 55enne nel 2019 si era recata dal medico, sottolineando di avvertire ronzio all’orecchio da diverso tempo, per questo le era stato consigliato di effettuare una visita presso un’otorinolaringoiatra.
Lo specialista non era apparso particolarmente preoccupata, aveva definito la sua situazione come un semplice acufene, che avrebbe poi potuto risolversi del tutto qualche tempo dopo. E invece la realtà è stata diversa. Visto che il disturbo non sembrava risolversi, la donna si è sottoposta a una risonanza magnetica, che ha dato un esito terribile e inaspettato: oligodendroglioma di grado 2, un raro cancro al cervello.
Sottoporsi a un intervento chirurgico, evidentemente davvero delicato, è stato inevitabile. A questo hanno poi fatto seguito anche sei settimane di radioterapia e quattro cicli di chemioterapia, che non hanno però ancora risolto del tutto il problema, il cancro è infatti ancora presente. Il quadro clinico resta delicato, come ha sottolineato la paziente, che continua a essere in cura, in attesa con ogni probabilità di dover ripetere la chemioterapia.
Chi pensa che il suo caso sia raro commette però un errore. Solo nel Regno Unito, infatti, 16 mila persone scoprono ogni anno di avere un cancro al cervello. “Solo l’1% della spesa nazionale per la ricerca sul cancro è però destinata a questa tipologia di cancro”, sono le parole di Louise Aubrey, responsabile dello sviluppo della comunità presso Brain Tumor Research al ‘Daily Mail’.
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