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Rivoluzione in arrivo per le Partite Iva forfettarie: tutte le novità in vigore dal 1° gennaio 2024

A partire dal 2024 ci saranno delle importantissime novità per quanto riguarda le Partite IVA forfettarie: le novità.

Sono oltre tre milioni gli italiani che lavorano da liberi professionisti ed hanno aperto una Partita IVA. Tutti coloro che non superano la soglia degli 85.000 euro annuali di fatturato possono entrare nel regime forfettario che permette loro di avere importanti agevolazioni riguardo le tassazioni.

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Cosa cambia per i forfettari a partire dal 2024 – Lamiapartitaiva.it

Nel 2024, però, ci sono delle importanti novità che riguardano proprio chi ha una Partita IVA a regime forfettario: scompariranno molte semplificazioni. Già negli ultimi mesi alcuni modifiche normative hanno gettato nell’incertezza molti forfettari. Vediamo cosa cambia a partire dal primo giorno del 2024.

Partite IVA in regime forfettario: cosa cambia dal 2024

A partire dal 2024 sarà introdotto il concordato preventivo biennale che permette ai contribuenti di stipulare un accordo con l’Agenzia delle Entrate attraverso il quale viene definita anticipatamente la base imponibile per il successivo biennio. Coloro che accettano questo patto, però, perdono le semplificazioni attualmente in vigore.

Ad oggi i forfettari non hanno alcun obbligo di legge esplicito a mantenere una contabilità dettagliata per registrare i costi. Chi accetta il concordato preventivo biennale, invece dovrà avere una contabilità dettagliata e, nel caso in cui questo adempimento non venisse assolto, si andrebbe incontro a due rischi. Il primo è quello di ricevere una proposta di reddito eccessivamente alta; il secondo è venire esclusi dall’utilizzo del concordato preventivo biennale.

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Ecco le ultime novità in vigore dal 2024 – Lamiapartitaiva.it

I forfettari sanno bene che devono poi provvedere a compilare il Quadro RS del Modello Redditi. Lo scopo di questa operazione di fatto è quello di monitorare e trasmettere le spese che sono state sostenute nel corso del periodo d’imposta. Sono stati però proprio i commercialisti a protestare, facendo notare che l’adempimento non ha una incidenza immediata sul reddito imponibile. Per questo motivo il governo ha deciso per una proroga fino al 30 novembre 2024.

Con il nuovo anno, poi, c’è una importante novità che riguarda tutti i forfettari: l’obbligo di fatturazione elettronica sarà esteso a tutti i contribuenti, indipendentemente dal loro fatturato. Per poter emettere una fattura elettronica i titolari di Partita IVA dovranno utilizzare software necessari per emettere e conservare le fatture digitali. Questo comporterà un aumento della complessità nel fare queste operazioni.

Sono due i modi per gestire una fattura elettronica: il primo è quello di usare il servizio online dell’Agenzia delle Entrate, nel dettaglio “Fatture e Corrispettivi“. Il secondo è quello di dotarsi di un software a pagamento che permette loro di gestire in modo efficace il processo di fatturazione elettronica.

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