Rivalutazione pensioni 2024: dettagli sulla nuova legge che aumenta il potere d’acquisto delle pensioni e protegge dall’inflazione
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, e la Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, hanno recentemente promulgato un decreto che introduce significative misure di adeguamento delle pensioni all’inflazione, vigenti a partire dal 1° gennaio 2024.
Questa decisione, annunciata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, si basa sull’attenta valutazione della variazione percentuale degli indici dei prezzi al consumo forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) il 7 novembre 2023. Il tasso di adeguamento all’inflazione è stato fissato al 5,4%. Un importante sviluppo riguarda il conguaglio per la perequazione delle pensioni relativo all’inflazione del 2022, anticipato al 1° dicembre 2023. Questo conguaglio, pari allo 0,8%, è stato introdotto per compensare l’inflazione effettiva registrata nel 2022, valutata all’8,1%.
Per quanto concerne la rivalutazione delle pensioni per il 2024, si prevedono aumenti significativi, fino a 130 euro, per gli assegni fino a quattro volte il trattamento minimo. Tale incremento mira a garantire un recupero pieno dell’aumento dei prezzi per questa fascia di pensionati. Ad esempio, coloro che percepiscono una pensione compresa tra cinque e sei volte il minimo avranno diritto a un aumento massimo di 97,57 euro.
Le novità fondamentali della rivalutazione pensioni 2024, tra cui l’aumento del trattamento minimo INPS e gli aggiornamenti forniti dall’INPS.
Da sottolineare è il fatto che il trattamento minimo di pensione salirà a 614,77 euro per tutti i pensionati a partire dal 2024. Questo aggiornamento è stato reso possibile grazie alla rivalutazione eccezionale delle pensioni fino al minimo INPS, prevista dalla legge di bilancio 2023.
In aggiunta, l’Inps ha confermato un ulteriore incremento del 2,7% durante le operazioni di rivalutazione degli assegni. La circolare dell’Inps ha inoltre fornito dettagli aggiornati riguardanti gli importi derivanti dalla rivalutazione provvisoria 2024, basata sul tasso Istat del 5,4%, con percentuali di rivalutazione differenziate in base al livello dell’assegno pensionistico. Le pensioni con un importo pari o inferiore al trattamento minimo INPS riceveranno incrementi aggiuntivi, inclusi un aumento del 1,5% per il 2023 (6,4% per gli over 75) e un aumento basato sull’adeguamento dell’inflazione al 5,4% per il 2024.
Infine, per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, è previsto un aumento dei contributi previdenziali a partire dal primo gennaio 2024, basato sull’indicizzazione dell’8,1%. Questo adeguamento è parte di un ampio quadro di interventi volti a garantire una maggiore sicurezza economica e sociale per i pensionati e i lavoratori in Italia.
