L’Agenzia delle Entrate intensifica la sua azione di controllo sulle ristrutturazioni edilizie, mirando a contrastare l’evasione fiscale e a garantire la conformità alle normative.
La battaglia contro l’evasione fiscale non conosce confini e ora si concentra anche sulle pietre. Le proprietà immobiliari e i progetti del superbonus sono ora nel mirino dell’Agenzia delle Entrate, pronta a sgominare le elusive “case fantasma”. Immersa nei suoi obiettivi strategici, l’Agenzia ha inserito nel suo Piano Operativo un focus serrato sui beni immobili, utilizzando sofisticate indagini cartografiche e aggiornamenti del catasto per svelare quelle residenze che cercano di sfuggire al Fisco.
Il Piao 2024-2026, la bibbia dell’Agenzia, ha stabilito le regole del gioco per contrastare le frodi fiscali, indicando chiaramente quali punti migliorare. Ma come si condurranno queste indagini? Quali tipi di immobili finiranno sotto il microscopio dell’Agenzia delle Entrate? Cerchiamo di rispondere a queste domande cruciali. Ecco tutto ciò che devi sapere.
Per potenziare la lotta contro l’evasione e migliorare i servizi fiscali, ci sono diversi obiettivi chiave da raggiungere. Prima di tutto, c’è la necessità di ampliare e aggiornare la banca dati immobiliare, aumentando il periodo coperto dal 70,5% del 2024 al 74,5% entro il 2026. Inoltre, è essenziale migliorare la capacità di rilevare mancate aggiornamenti catastali, portando il tasso di successo da un attuale 85% a un robusto 87%. Inoltre, c’è un focus sul tasso di copertura degli immobili soggetti a controllo, che dovrebbe salire dal 34% al 36% entro tre anni. E non dimentichiamoci del tasso di conformità dei proprietari di immobili, destinato a passare dal 63% attuale al 70%, garantendo così maggiore precisione nei dati catastali, fondamentale per la compilazione automatica delle dichiarazioni fiscali.
Infine, un altro indicatore cruciale è il tasso di recupero delle volture non registrate automaticamente, che dovrebbe aumentare dal 75% attuale al 77% entro il 2026. La ricerca delle elusive case fantasma sarà il cuore pulsante delle attività dell’Agenzia. Secondo il Piao, entro tre anni, l’Agenzia dovrà aumentare del 25% la sua capacità di indagine cartografica, passando dal 45% del 2024 al 70% entro il 2026. Questo implica un potenziamento delle indagini territoriali per individuare le proprietà assenti dalle mappe o con discrepanze geometriche rispetto al catasto. Saranno utilizzate ortofoto, scatti dall’alto, per sgominare coloro che cercano di nascondersi, sfruttando il Servizio Integrato del Territorio, che fornisce accesso a quattro differenti banche dati catastali.
Una novità nell’arsenale dell’Agenzia per combattere l’evasione fiscale è il superbonus. Saranno effettuati incroci di dati tra i beneficiari del superbonus e i valori catastali degli immobili interessati, per garantire che i dati siano allineati. La recente legge di bilancio ha aperto la strada per l’invio di lettere di compliance ai proprietari di immobili che hanno beneficiato di incentivi energetici o sismici, fotovoltaici o di ricarica per veicoli elettrici. Questo consentirà di verificare che i dati catastali siano aggiornati in base alle modifiche apportate agli immobili. Le lettere di compliance verranno inviate sulla base di liste selezionate dagli uffici, attraverso incroci di dati già in possesso dell’Agenzia delle Entrate.
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