Anche chi non beve sa che il prezzo di una bottiglia può andare dai pochi a migliaia di euro; i vini più costosi rivelano prezzi scandalosi.
I fattori che determinano il costo dei vini sono molteplici. Influisce di certo la qualità del prodotto, così come hanno un peso l’annata, la notorietà del produttore e il giudizio della critica. Conta poi anche la regione di provenienza. Insomma, c’è chi si accontenta di bere un vino che costa meno di 10 euro e chi non si riempie il bicchiere se la bottiglia non costa più di un appartamento!
Tempo fa l’Università di Firenze compì uno studio, rivelando che il prezzo medio dei vini acquistati in Italia rientra in un range che va dai 4 ai 10 euro, più o meno. Fino al prezzo al dettaglio sui 5 euro si parla di vini di fascia medio-bassa. Naturalmente, più si alza la qualità e più il prezzo sale.
Lo stesso vino può essere venduto a prezzi diversi, a seconda dell’annata. Per esempio, tra i vini italiani più costosi c’è il Masseto di Toscana IGP, che in media viene commercializzato a 630 euro a bottiglia. Eppure ci sono bottiglie di Massetto di Toscana vendute a più del doppio. Sono quelle del 2001, un’annata, come si suol dire eccezionale.
E se 1.200 euro per una bottiglia possono sembrare tanti, bisogna sapere che ci sono vini considerati di lusso venduti a prezzi ancora più alti. Molto, molto più alti! Il Pomerol Petrus 2008 del Chateau Petrus, nella zona di Bordeaux, ha un prezzo che va dai 5.000 ai 12.000 euro.
I vini più costosi in commercio: una bottiglia costa più di una casa!
Un Domaine d’Auvenay, prodotto da una piccola azienda vinicola di Saint-Romain in Borgogna, può costare fino a 170.000 euro. Almeno questo è il prezzo di alcuni Premier Cru e Grand Cru a base di Pinot Nero e Chardonnay pagati dai collezionisti.
La Domaine de la Romanée-Conti, che gli esperti chiamano DRC, è un’alta azienda della Borgogna. Fra la sua produzione spicca il Romanée-Conti che può costare dai 170.000 ai 230.000 euro! Il prezzo esagerato di questo prestigioso Domaine della Borgogna dipende dal fatto che il vigneto in cui si produce è piccolissimo: ha una superficie inferiore ai 2 ettari.
Per questo l’azienda riesce a produrre poco più di 2.500 bottiglie a vendemmia. La rarità sinonimo di estrema qualità, ricercatezza e cura. Dopodiché tanto lo fa anche il nome… Certi vini sono ormai degli status symbol, per via della reputazione di questo o quel produttore, dei giudizi della critica e della storia del vino in sé.
Più i vini hanno una lunga tradizione di qualità e più si avvicinano all’eccellenza ed è per questo che possono essere molto, ma molto costosi. Tanto da rendere ogni bottiglia un vero e proprio investimento. A costare tanto non sono solo i vini francesi… C’è per esempio il vino prodotto in Germania dalla Weingut Egon Müller. Le bottiglie prodotte con uva Riesling nel vigneto Scharzhofberg a sud-est di Wiltingen possono costare sopra i 40.000 euro.