I nuovi studi parlano di una proteina in grado di far ringiovanire: la scoperta potrebbe portare a risvolti davvero sensazionali.
La leggenda della “fonte della giovinezza” è stata parte della mitologia classica e medievale ed ha stuzzicato i sogni di moltissimi sovrani e avventurieri, ma col progredire della scienza trovare qualcosa in grado di ringiovanire potrebbe non essere più semplicemente una chimera da inseguire.
Certo, siamo lontanissimi dai poteri magici dell’acqua della sensazionale fonte, ma questa nuova scoperta scientifica potrebbe sicuramente aprire le porte a nuove prospettive mediche con dei risultati davvero sorprendenti: non è un caso che, infatti, le sia stato assegnato un nome derivante dalla mitologia.
Stando a diversi articoli scientifici pubblicati su Nature, esisterebbe infatti una proteina capace di regolare la longevità umana ed il metabolismo; ecco tutte le informazioni su Klotho, nome che deriva direttamente da una delle tre Moire (la tessitrice dello stame della vita) della mitologia greca.
Gli studi su Klotho, la proteina della longevità
Scoperta dal ricercatore giapponese della Jichi Medical University Makoto Kuro-o, un vero e proprio pioniere nella scienza dell’invecchiamento e della longevità oltre che esperto nella prevenzione delle malattie, Klotho è una proteina transmembrana che consente di controllare la sensibilità delle cellule all’insulina e pare sia coinvolta anche nel processo di invecchiamento.
Con l’avanzare dell’età, stando agli studi, la concentrazione di questa proteina all’interno dell’organismo umano va via via diminuendo: controllarne i livelli nel sangue risulta quindi molto importante per migliorare la qualità di vita degli individui. Gli esperimenti su scimmie anziane hanno dato risultati sorprendenti e, secondo gli esperti, sembra quindi che il rifornimento di questa proteina potrebbe dare effetti positivi anche negli esseri umani che invecchiano.
Altri studi (ripresi dal Corriere) segnalano come una variante di topi priva di questa proteina sia invecchiata più velocemente, presentando anche degenerazione degli organi e malattie cardiovascolari; livelli maggiori di Klotho nel sangue ha migliorato la vita degli animali, prolungandola. Siamo quindi ad una svolta nel campo degli studi per la longevità umana? Al momento, gli scienziati spiegano come la proteina sia ancora in fase di sperimentazione e dunque non sia somministrabile, ma si può comunque stimolare la produzione avendo uno stile di vita sano; attività fisica, il controllo di sonno e stress e una diminuzione dell’apporto calorico sono tutte buone abitudini che favoriscono la longevità.