Assoutenti ha realizzato una stima dei rincari previsti per l’autunno a carico delle famiglie italiane. Si parla di una stangata da 1600 euro che coinvolgerà quasi tutti gli aspetti ordinari.
L’estate sta finendo e l’autunno è ormai alle porte. Le vacanze per qualcuno sono già un ricordo, per altri invece hanno le ore contate. Dopo il tradizionale riposo agostano, tutto è pronto a tornare alla normalità e ai suoi ritmi. Una fase delicata per molti, che devono fare i conti con le tante impellenze settembrine: l’inizio della scuola, la ripresa delle attività sportive e una serie di spese da sostenere in vista dell’inverno. E, se già di per sé questo periodo dell’anno è complesso per i portafogli di molti, le prospettive, in questo 2023, sono tutt’altro che incoraggianti. All’orizzonte, infatti, sembrano esserci moltissimi rincari, che graveranno sulle famiglie italiane nei prossimi mesi.
Rincari in autunno, le stime di Assoutenti
A tracciare un quadro di ciò che aspetta le famiglie italiane è stata Assoutenti. L’associazione ha stimato gli aumenti per le singole componenti, evidenziando una situazione potenzialmente esplosiva per le tasche degli italiani, che già hanno dovuto fare i conti con un anno di aumenti costanti. Partiamo dal dato finale: per Assoutenti si potrebbe arrivare a una stangata da 1600 euro a famiglia.
Nel dettaglio, gli aumenti potrebbero essere di 190 euro per le spese alimentari, di 95 euro per il corredo scolastico e di più di 100 euro per il carburante. A pesare più di ogni altro aspetto sono, però, i mutui. Qui gli aumenti potranno toccare i 1000 euro. Per questo motivo Assoutenti ha lanciato un appello al Governo, chiedendo di allargare il paniere anti-inflazione. “È importante anche intervenire sulle accise per la benzina e il diesel , considerando che basterebbe anche poco per consentire agli automobilisti di risparmiare sul carburante e un pieno“, hanno sottolineato dal sodalizio. Lo scorso anno, nel periodo compreso tra settembre e dicembre, il carburante era sensibilmente diminuito grazie al taglio delle accise, rimasto in vigore fino quasi alla fine dell’anno.
Dal cibo alla scuola: non si salva nessuno
Assoutenti spiega come per quanto riguarda la spesa alimentare il cibo costi mediamente il 10,1% in più rispetto allo scorso anno. Discorso simile anche per chi ha un figlio che va a scuola: in questo caso l’aumento rispetto al 2022 è del 9%. Le famiglie che devono rinnovare tutto il corredo scolastico, ad esempio, possono arrivare a spendere anche 50 euro in più, aumenti a cui bisogna aggiungere quelli per i libri, pari a 45 euro. La situazione è complessa da qualsiasi punto di vista la si guardi. Le bollette, dopo un breve periodo di contrazione, potrebbero tornare a salire. Si parla di aumenti del 10%. Identico discorso per bar e ristoranti: mangiare fuori casa potrebbe essere più costoso (28 euro in più a famiglia in quattro mesi).
Per i mutui, invece, la situazione è, se possibile, ancora più drammatica. Un mutuo a tasso variabile costa oggi il 60% in più rispetto a un annno fa, con la rata che, mediamente, è salita di circa 270 euro. Un quadro più che mai complesso con cui tutti gli italiani dovranno, loro malgrado, fare i conti.