Si può ottenere il rimborso sul 730 di moltissime spese sanitarie, eppure non tutti i contribuenti sono informati su ciò che è detraibile.
Per il sistema sanitario nazionale, non tutte le spese legate a prestazioni professionali mediche possono essere considerate somme detraibili. Eppure ci sono tantissime visite specialistiche e altrettanti trattamenti medici che i contribuenti, sbagliando, non interpretano come esborsi rimborsabili dal Fisco. In via generale, le spese per le prestazioni sanitarie riabilitative sono detraibili al 19% nel Modello 730, e il rimborso vale per moltissimi tipi di accertamenti che i contribuenti ignorano.
Visite svolte presso istituti e specialisti che offrono terapie riabilitative sono considerate spese mediche rimborsabili. Ma per capire quali somme possano essere detratte bisogna prima di tutto chiarire cosa si intende per professioni sanitarie riabilitative.
Già nel 2001 il Ministero della Sanità chiarì la situazione condividendo un elenco dettagliato di tutte le professioni ammissibili in questo ambito. Nello specifico, si tratta delle prestazioni rese da professionisti laureati dopo un corso specialistico in materia assistenziale, educativa e preventiva. E questo in risposta a problemi di salute della popolazione di qualsiasi età: pediatrica, adulta e geriatrica.
Per poter ottenere il rimborso del 19% con detrazione IRPEF per queste particolari spese medico-sanitarie nel 730 è però necessario che il professionista rilasci un documento di certificazione del corrispettivo, cioè una fattura. Questa certificazione deve riportare sia il nome della figura professionale che ha reso la prestazione che la descrizione della prestazione sanitaria.
Rimborso IRPEF sul 730 per spese sanitarie: le visite mediche relative a terapie riabilitative
In tanti ignorano che anche la visita dal podologo può essere detratta sul 730. E questo perché lo specialista che si occupa degli stati dolorosi del piede in tutte le età va considerato come un professionista di terapie riabilitative. Lo stesso vale per il fisioterapista, il logopedista, l’ortottista (e l’assistente di oftalmologia), il terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva.
Poi, il rimborso è possibile dopo visite presso un tecnico della riabilitazione psichiatrica, un terapista occupazionale o un educatore professionale. In generale questi terapeuti sono quindi professionisti da cui farsi visitare ottenendo una detrazione. In ogni caso, in tutte queste visite, per ottenere il rimborso, è necessario saldare la prestazione con modalità di pagamento tracciabili. Ciò non vale più per le prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o private accreditate al SSN.
Sono detraibili al 19% anche le spese di assistenza specifica, che però vanno indicante nella dichiarazione dei redditi per l’importo eccedente (franchigia) di 129,11 euro. Si tratta dell’assistenza infermieristica e riabilitativa, come la kinesiterapia, laserterapia, assistenza di base e simili.