Nuova opportunità per la revisione dell’invalidità civile che permette di evitare la sospensione. Ecco come cambia l’intera procedura.
Il mondo delle prestazioni sociali vive una rivoluzione digitale, e l’INPS apre a nuove possibilità anche per le associazioni di categoria. Ora, anche loro possono accedere alla funzionalità INPS di “Allegazione documentazione Sanitaria Invalidità Civile”. Questo non solo semplifica la procedura per le visite di revisione necessarie per mantenere lo status di invalidità civile, ma riduce anche il rischio di sospensione o revoca delle prestazioni, eliminando la necessità di visite mediche in presenza in molte situazioni.
Il processo di verifica periodica delle condizioni sanitarie è diventato digitale, consentendo agli interessati di inviare la documentazione online per confermare il mantenimento dei requisiti, evitando così la necessità di visite fisiche. Questo servizio, inizialmente disponibile per CAF e Patronati, è ora esteso anche alle Associazioni di categoria rappresentative delle persone con disabilità come ANMIC, ENS, UIC e ANFFAS.
Sia per nuove richieste che per revisioni, è possibile allegare la documentazione sanitaria online immediatamente dopo aver presentato la domanda. Solo se la documentazione non è considerata sufficiente, l’INPS procederà con una visita in presenza. Nel caso in cui la presenza fisica non sia possibile, è possibile richiedere giustificazioni per motivi amministrativi o sanitari.
Il processo di convocazione per la visita di revisione inizia con l’invio di una lettera al cittadino quattro mesi prima della visita, invitandolo ad allegare la documentazione online. Entro 40 giorni dalla spedizione della lettera, la revisione si conclude con la valutazione sugli atti. Solo se questo processo non è possibile o se manca documentazione medica integrativa, viene fissata una visita di revisione. Se la valutazione dell’invalidità civile non può avvenire tramite documentazione online, l’interessato è convocato a una visita diretta. L’INPS offre un servizio di chiamata per avvisare personalmente l’interessato in caso di comunicazioni importanti.
In caso di impossibilità a partecipare alla visita di revisione, è possibile richiedere una giustificazione. L’assenza non giustificata può portare alla sospensione cautelativa della prestazione, seguita dalla revoca definitiva dopo 90 giorni dalla comunicazione di sospensione. Guardando al futuro, è in programma una riforma della procedura di revisione dell’invalidità INPS a partire dal 2026, con una sperimentazione nel 2025. Questo servizio unificherà le procedure attuali per l’accertamento delle diverse condizioni di disabilità, invalidità civile, cecità civile, sordo-cecità, alunni con disabilità e non autosufficienza. Nel frattempo, nel 2024, rimarrà in vigore la procedura attuale, come descritta dettagliatamente.
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