La revisione della caldaia a gas (o con altri sistemi di alimentazione) è obbligatoria per legge: chi non la fa rischia una multa.
Innanzitutto, la revisione della caldaia è importante per la sicurezza delle persone. L’impianto deve essere costantemente ispezionato da un tecnico abilitato, in quanto potrebbe trasformarsi in un pericolo per la salute e per l’immobile. Chi non provvede per tempo all’opportuna revisione dell’impianto rischia delle sanzioni. A seguito di ispezioni e controlli da parte dell’autorità potrebbero quindi scattare delle multe salate.
E a quanto ammontano queste multe? E, soprattutto, quando bisogna provvedere per legge a questa revisione? La revisione, di base, deve essere fatta dopo quattro anni dal momento in cui viene istallata la caldaia. Dopo il primo tagliando la revisione va effettuata con cadenza più frequente, cioè ogni due anni.
Ed è noto che la mancata revisione della caldaia comporti sanzioni di tipo amministrativo. Secondo la normativa vigente, la revisione, detta anche bollino blu, consiste nell’analisi dei fumi di scarico e nella trasmissione del rapporto di misura alle autorità competenti.
La fattispecie è disciplinata dall’art. 15, che dice che la multa per mancata revisione può partire da un minimo di 500 euro e salire fino a 3.000 euro. I 500 euro sono dunque la cifra minima da pagare per chi non si preoccupa di fare l’aggiornamento del libretto.
Attenzione: la multa può essere retroattiva! Ciò significa che attraverso il libretto si possono vedere tutte le revisioni precedenti e capire se sono state fatte tutte oppure no. La legge è così severa perché il proprietario inadempiente che non si preoccupa di far fare la revisione espone sé stesso e i vicini al rischio di incidenti.
La revisione non è sempre a cadenza quadriennale. L’intervento va fatto ogni anno per impianti termici a combustibile liquido o solido con potenza termica superiore a 100 Kw. La cadenza diventa biennale per impianti a gas metano o GPL con potenza termica superiore a 100 kW. Lo stesso per impianti termici a combustibile liquido o solido con potenza termica inferiore o uguale a 100 Kw.
I quattro anni sono il limite per gli impianti a gas metano o GPL con potenza termica inferiore o uguale a 100 kW. I controlli sono a campione. In genere, se non viene consegnato il libretto, di solito nasce il sospetto che la revisione non sia stata fatta. E così si può arrivare all’ispezione dell’impianto.
Per sapere ogni quanti anni fare la revisione di una caldaia a condensazione basta verificare la potenza termica dell’impianto riportata nel libretto. Ma va ricordato che la maggior parte degli apparecchi a uso domestico ha una potenza inferiore a 100 kW.
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