Il cambio di residenza può mettere a rischio il beneficio collegato alle agevolazioni offerte a chi acquista la prima casa di proprietà.
Esistono vari bonus, relativi allo status economico di chi compra e all’immobile, per poter favorire l’acquisto della prima caso. Di norma, al cittadino è chiesto di non essere titolare di altri diritti di proprietà immobiliari, sia esclusivi che in comunione col coniuge, di usufrutto, uso e abitazione nello stesso territorio comunale in cui è presente la casa che si intende acquistare con i benefici fiscali.
Requisito del cambio di residenza con le agevolazioni sull’acquisto della prima casa – lamiapartitaiva.itFino al termine del 2023, gli under 36 hanno per esempio potuto ricevere l’esenzione dall’imposta di registro e dalle imposte ipotecaria e catastale e la riduzione del 50% sugli onorari notarili. E ancora: l’esenzione dall’imposta sostitutiva di un eventuale mutuo (pari allo 0,25% dell’ammontare richiesto). Uno dei requisiti importanti da rispettare per accedere alle agevolazioni sulla prima casa riguarda anche la residenza. In pratica, per ottenere il bonus prima casa, l’acquirente deve fissare la propria residenza nel Comune dove si trova l’immobile comperato sfruttando le agevolazioni. Tale cambio di residenza va fatto entro un termine preciso.
Ciò non toglie che, dopo aver effettuato l’acquisto e il cambio di residenza, l’acquirente beneficiario possa tranquillamente decidere di cambiare di nuovo il luogo in cui ha la dimora abituale. In via teorica, è anche possibile vendere l’immobile acquistato con le agevolazioni senza perdere le agevolazioni.
La legge stabilisce infatti che l’immobile acquistato non perde le agevolazioni se il possesso è perdurato per un minimo di cinque anni. E anche in caso di cessione anticipata, il beneficiario può conservare il “vantaggio”. Cioè usufruire degli sgravi per il successivo acquisto, se si compra il nuovo immobile, sempre destinato a prima casa, entro un anno dalla vendita della precedente casa.
Agevolazioni per l’acquisto della prima casa e cambio di residenza
I requisiti sulla residenza necessari per ottenere il bonus prima casa insistono sul fatto che l’immobile sia ubicato nel territorio del Comune in cui si ha o si stabilirà la propria residenza. Prima abbiamo parlato di un termine. La legge indica infatti un limite di diciotto mesi dall’acquisto della casa per poter spostare la propria residenza.
Ma cosa succede se il cittadino beneficiario non sposta in tempo la residenza? La pena prevista è il recupero delle imposte precedentemente scontate. Ovviamente, con l’applicazione di una sanzione pari al 30%, con gli interessi di mora. Tali disposizioni non si applicano, però, nel caso in cui il contribuente proceda all’acquisto di un altro immobile (sempre come prima casa) entro un anno dalla vendita dell’immobile acquistato con agevolazioni.
In ogni caso, chi sfrutta le agevolazioni previste per la prima casa deve per forza godere del requisito della residenza nel Comune dell’immobile. In caso contrario c’è l’obbligo di spostarla entro diciotto mesi dall’atto di compravendita. Dopodiché l’Agenzia delle Entrate ha specificato varie volte che dopo il primo cambio di residenza, anche con altri cambi, non si perdono le agevolazioni ricevute.