Regime forfettario e obbligo della fattura elettronica: come mettersi in regola senza difficoltà

Entrerà a breve in vigore l’obbligo di fatturazione elettronica anche per i forfettari. È fondamentale saper gestire al meglio la propria attività.

Dal 1° gennaio 2024, tutte la partite IVA, anche quelle in regime forfettario, dovranno emettere fatturazione elettronica, indipendentemente dall’ammontare dei ricavi.

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Da gennaio anche i forfettari hanno l’obbligo di fattura elettronica (lamiapartitaiva.it)

Finora, infatti, erano esonerati dall’obbligo i forfettari con compensi inferiori a 25 mila euro. Per adeguarsi alla nuova normativa, si dovrà possedere un apposito software, in grado di gestire le operazioni legate alla propria attività.

Tutte le partite IVA in regime forfettario dovranno emettere fattura elettronica entro 12 giorni dall’operazione, nell’ipotesi di fattura elettronica immediata, oppure entro il 15 del mese successivo a quello dell’operazione, nell’ipotesi di fattura elettronica differita.

Se non si rispettano tali tempistiche, si rischiano pesanti sanzioni, pari ad una cifra compresa tra il 5% e il 10% della somma non documentata o non registrata. In caso di violazione non grave ai fini della determinazione del reddito, si applica una sanzione fissa che va da 250 a 2 mila euro.

Come si emette la fattura elettronica? Il software che semplifica la vita dei forfettari

Uno sei software più utilizzati per la fatturazione elettronica è “Fatture in Cloud“.

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Come si compila una fattura elettronica? (lamiapartitaiva.it)

Consente un’ottima gestione della propria partita IVA, tramite il controllo del ciclo attivo e passivo della fatturazione elettronica. Tramite il software, infatti, si possono creare, inviare e ricevere fatture elettroniche da e nei confronti dei privati e della Pubblica Amministrazione. Sono ricomprese la firma digitale e la conservazione digitale per 10 anni, ai sensi dell’obbligo di legge.

Fatture in Cloud ha specifici servizi destinati ai forfettari, con l’obiettivo di tutelare gli interessi di tali lavoratori. Offre, ad esempio:

  • il calcolo del fatturato netto e l’invio di notifiche nel caso in cui dovesse essere oltrepassato il limite di 85 mila euro per continuare ad usufruire del regime forfettario;
  • la previsione delle tasse da pagare, sulla base del coefficiente di redditività;
  • l’impostazione automatica del bollo per le fatture di ammontare pari o superiore a 77,47 euro.

Il software Fatture in Cloud, inoltre, dispone di numerose funzionalità aggiuntive, che consentono di controllare tutte le informazioni relative alla partita IVA in maniera più efficiente. In particolare:

  • realizzazione e invio di preventivi da trasformare in fattura;
  • emissione e ricevimento dei pagamenti;
  • controllo delle scadenze riguardanti fatture e F24;
  • annotazione degli acquisti e gestione delle spese mensili, con suddivisione per categoria;
  • app mobile, in modo tale da tenere sotto controllo le attività relative alla partita IVA anche da tablet e telefono cellulare;
  • connessione diretta con il commercialista, che ha la possibilità di collegarsi all’account per scaricare e caricare documentazione.
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