Anche la donazione può comportare delle spese per le parti. Quali sono gli adempimenti da rispettare per evitare sanzioni?
La donazione consiste in un atto di liberalità che viene effettuato a favore di un altro soggetto. L’esempio più tipico di donazione è quella che viene compiuta tra genitori e figli.
Per effettuare una donazione nel modo corretto, è necessario rispettare una serie di regole. Innanzitutto, l’atto va compiuto dinanzi a un notaio, che ha il compito di accertare la volontà del donante a donare e quella del beneficiario a ricevere. La donazione, poi, va trascritta nei pubblici registri immobiliari e volturata al Catasto.
Molte persone, tuttavia, ignorano che anche le donazioni possono comportare dei costi, che è necessario conoscere se si vogliono evitare pesanti sanzioni. Nel dettaglio, bisogna affrontare spese notarili e imposte. L’ammontare delle spese notarili varia a seconda del valore dell’immobile che si vuole donare, ma anche secondo altri precisi criteri, come l’ubicazione e la presenza di eventuali ipoteche o vincoli. Bisogna, poi, considerare l’onorario del notaio.
Le imposte, invece, si dividono in fisse e variabili, sempre a seconda del valore dell’immobile. I costi fissi sono:
- l’imposta di registro di 200 euro;
- l’imposta di bollo di 230 euro;
- l’imposta ipotecaria di 200 euro per la prima casa o del 2% del valore catastale, per la seconda casa
- l’imposta catastale di 200 euro sulla prima casa o dell’1% del valore catastale, per la seconda casa;
- l’imposta di donazione.
Donazione dal genitore al figlio: quali tasse bisogna pagare?
La donazione effettuata da un genitore in favore di un figlio prevede determinati costi. Se il valore dell’immobile da donare non è superiore a 1 milione di euro, l’imposta di donazione non deve essere pagata.
Se, invece, il valore dell’immobile supera 1 milione di euro, bisogna pagare l’Imposta di donazione, ammontante al 4% dell’importo eccedente. Questo meccanismo vale anche se il beneficiario è il coniuge, i genitori, il nonno e il nipote del donante.
Diverso è il caso di donazione tra fratelli, perché la soglia del valore immobiliare ammonta a 100 mila euro. L’imposta di donazione, poi, è pari al 6% sul valore eccedente. Tutti gli altri parenti e affini sono tenuti al versamento di un’imposta di donazione del 6% su tutto il valore dell’immobile, senza limitazioni.
Ricordiamo, infine, che la legge non consente di donare un bene ottenendo un esonero completo dalle imposte e dalle spese notarili, perché una somma, seppur minima, dovrà sempre essere pagata, a seconda del valore dell’immobile. A questa, poi, dovranno essere aggiunte le imposte fisse.