Il reddito di cittadinanza è un beneficio che può essere ancora richiesto. Ma quali sono i requisiti da rispettare?
All’interno di una nota, l’INPS ha voluto dare le istruzioni per gestire le domande sospese di reddito di cittadinanza oltre che ad un elenco i requisiti che devono essere rispettati.
L’istituto ha voluto informare che, poco alla volta, sta procedendo a bloccare l’erogazione del reddito di cittadinanza a tutti quei nuclei al cui interno non sono presenti i requisiti per utilizzare le sette mensilità del 2023. Un’azione che viene motivata anche da una causale in cui è possibile leggere: “domanda sospesa per completata fruizione delle sette mensilità nel 2023”.
I requisiti utili per continuare a ricevere il reddito di cittadinanza
L’INPS, attraverso il messaggio del 6 ottobre del 2023, ha voluto informare che per utilizzare ancora il sostegno, senza rischiare quindi che questo venga sospeso, ogni nucleo familiare deve avere dei requisiti precisi i quali devono presentarsi nel proprio nucleo familiare.
Si tratta di vedere la presenza di soggetti che rientrano nella categoria di:
- minorenni;
- persone con disabilità;
- persone che hanno compiuto 60 anni;
- percettori che sono presi in carico dei servizi sociali poiché non attivabili al lavoro.
Se il requisito anagrafico necessario per continuare a utilizzare la misura si va a maturare prima dello scadere dei sette mesi, questa modifica viene rilevata in maniera automatica dei sistemi e quindi l’erogazione continuerà ad andare avanti senza nessun tipo di blocco.
Nel momento in cui invece vi sia la nascita di un figlio oppure l’accertamento di una nuova disabilità e quindi se la dichiarazione sostitutiva viene presentata prima dello scadere del settimo mese del reddito di cittadinanza, le nuove condizioni vengono rielaborate durante la fase di accettazione della domanda e quindi l’erogazione del beneficio continuerà ad andare avanti automaticamente senza nessuna sospensione.
Se il requisito matura dopo il primo mese di sospensione e quindi da DSU viene presentata in seguito alla sospensione, bisognerà proseguire con una nuova domanda del reddito di cittadinanza. Quest’ultima non sarà bloccata dalla domanda sospesa e quindi non si baserà sulla causale che abbiamo indicato poco prima.
Si sottolinea quindi che nel momento in cui si percepisce il reddito di cittadinanza e viene meno uno dei requisiti, il nucleo familiare non otterrà più il beneficio.
Resta confermata l’ipotesi di ripresa dell’erogazione della prestazione fino alla mensilità del mese di novembre del 2023. Un qualcosa che può essere fatto solo dopo comunicazione dell’INPS attraverso la piattaforma GePi entro e non oltre il 31 ottobre del 2023. In casi del genere, non si dovrà presentare una nuova domanda per ripristinare la misura.