Le ripercussioni del caro vita anche sulle polizze RC Auto: le famiglie cercano di risparmiare, ma in alcuni casi rischia di diventare un boomerang.
Il caro vita continua ad aumentare e per le famiglie italiane la parola d’ordine più pronunciata continua ad essere la stessa: risparmiare. Anche sulle polizze RC Auto che, come numerosi altri beni e servizi di prima necessità e di cui non è possibile fare a meno, negli ultimi anni non sono state esenti da aumenti di tariffe e premi. Dunque via a confronti tra offerte, online ed offline, e di nuove proposte come ad esempio le coperture a chilometro ed a consumo annuale effettivo.
Tuttavia, in tema di polizze RC Auto è essenziale porre cautela estrema: stipulare un contratto all’apparenza particolarmente vantaggioso, trovato ad esempio su internet, può sembrare nell’immediato senz’altro una soluzione conveniente. Ma il rischio che nel medio termine risulti invece un vero e proprio boomerang e comportare in poco tempo dal suo acquisto più spese – e problemi – che risparmi, è piuttosto elevato.
È il caso ad esempio di alcune polizze che, a fronte di alcune limitazioni di copertura, consentono di sobbarcarsi tariffe di stipula meno gravose. Il che, in termini di risparmio immediato, è senz’altro allettante per qualsiasi famiglia che faccia i conti per giungere in pari a fine mese. Tuttavia, se non si presta attenzione, possono ben presto dimostrarsi ancora più care di una polizza standard: ad esempio, nei casi dei piani di guida esperta e di guida esclusiva.
I piani di guida esperta e di guida esclusiva: cosa sono e a cosa fare attenzione
I piani di guida esperta e di guida esclusiva sono polizze specifiche che possono essere concesse sulla base di una valutazione compiuta dalla compagnia che porta all’evidenza di bassi rischi assicurativi. Dunque, essendo bassi i rischi che il conducente incorra in sinistri, proporzionalmente saranno più basse anche le tariffe relative alla copertura.
Ad esempio, un guidatore esperto offre maggiori garanzie di sicurezza di un neo patentato; dunque, se il veicolo deve essere assicurato per un conducente di oltre 26 anni di età, o anche più d’uno, può rientrare nel piano di guida esperta. Oppure, se il conducente del veicolo da assicurare è uno soltanto, e magari anche esperto, ecco che è possibile chiedere il premio di guida esclusiva. Entrambi i piani sono solitamente meno cari di quelli standard, proprio perché offrono maggiori garanzie di rarità elevata di occorrenza di sinistri.
Tuttavia, se il sinistro dovesse avvenire ed alla guida risultasse, poniamo, il figlio neo patentato diciannovenne – invece dell’esperto – oppure un altro guidatore rispetto a quello indicato come esclusivo, ecco che la compagnia può rivendicare a pieno diritto i soldi spesi per la copertura del sinistro direttamente al contribuente. E vanificare, in un colpo solo e magari “sferrato” anche con una certa forza, tutto il risparmio che si credeva di aver ottenuto.