Un disturbo alla vista può lasciare ipotizzare la manifestazione di una malattia anche con dodici anni di anticipo.
Riconoscere una malattia prima della manifestazione dei sintomi significa poterne rallentare la manifestazione e procedere in tempo con il trattamento e la cura. Ecco perché è importante ascoltare il proprio corpo ed effettuare controlli frequenti.
Ci sono due tipi di persone. Quelle che evitano medici, visite e analisi e rimandano i controlli per il timore di avere brutte notizie e quelle che vorrebbero sottoporsi ad esami e consulti continuamente perché ogni piccola alterazione del proprio corpo spaventa. Bisognerebbe trovare una giusta via di mezzo, imparare ad ascoltare il proprio corpo e leggere i segnali che realmente indicano un problema di salute. L’organismo, infatti, invia segnali di allarme quando qualcosa non funziona in maniera corretta.
A volte lo fa in tempo, altre volte i sintomi compaiono ad uno stadio avanzato della malattia. E tardare il trattamento può essere molto pericoloso. Succede, purtroppo, con i tumori che nella fase iniziale hanno quasi sempre sintomi silenti oppure con le malattie neurodegenerative. Nel momento in cui compare una chiara sintomatologia può essere difficile riuscire a rallentare il progredire di malattie come la demenza o l’Alzheimer.
Un controllo alla vista per sapere se si soffrirà di demenza con 12 anni di anticipo
C’è un disturbo visivo legato alla perdita della sensibilità visiva che può essere un segnale di declino cognitivo e di possibile insorgenza della demenza. Il disturbo visivo può svelare la demenza anche con dodici anni di anticipo rispetto all’insorgenza dei sintomi. Lo ha scoperto un team di ricercatori britannici che ha valutato i dati clinici di 8.623 persone sane e seguito per 25 anni 30 mila uomini e donne.
Oltre agli esami base è stato effettuato all’inizio dello studio un test di sensibilità visiva. Ben 533 persone hanno avuto diagnosi di demenza e ciò ha permesso ai ricercatori di associare i disturbi visivi all’insorgenza della patologia. Nello specifico hanno riscontrato come il disturbo legato alla sensibilità visiva sia indicatore di una perdita delle capacità cognitive.
Il test per identificare il disturbo alla vista valuta sia la velocità di elaborazione visiva nonché il tempo di reazione ad uno stimolo visivo misurando la sensibilità al contrasto visivo, la capacità percettiva visuo-spaziale in presenza di distrattori in movimento. Da questo test si può fare una diagnosi di demenza prima che insorgano i sintomi tipici della malattia (perdita di memoria, difficoltà di concentrazione, stato confusionale) riuscendo ad intervenire precocemente.