Il rendimento dell’impianto fotovoltaico non è costante, soprattutto quando va sotto sforzo in inverno, per questo è importante intervenire.
Lo scopo di un sistema fotovoltaico connesso a un immobile è certamente quello di risparmiare in bolletta. Affinché funzioni però non basta solo attivarlo o scegliere il più potente in commercio ma anche adoperare alcune strategie a lungo termine affinché i benefici siano costanti.
Il rischio maggiore, che si palesa poi in tantissime condizioni differenti, è che i primi tempi siano eccellenti e poi, nei periodi critici e di maggior uso, il beneficio venga meno sul piano economico e quindi anche del funzionamento del sistema.
Impianto fotovoltaico: come ottimizzare i consumi invernali
I consigli arrivano in forma ufficiale proprio dall’Enea che permette a tutti i cittadini, in forma del tutto gratuita, di imparare a risparmiare, massimizzare la resa dei prodotti sia a livello domestico che complessivamente per l’intera struttura con un beneficio diretto sui costi e sulle funzionalità. I pannelli fotovoltaici richiedono manutenzione, altrimenti progressivamente perdono potenza.
Purtroppo questo dato di fatto viene ignorato da molti, senza pulizia continuativa, senza adoperare gli accorgimenti tecnici del caso, ogni anno si perde un tot sulla potenza. Secondo le stime, solo nell’inverno scorso c’è stata una perdita media produttiva di circa 6000 GWh, si tratta di una riduzione notevole con un prodotto finale che in inverno è un terzo di quello estivo. Il rendimento invernale è sicuramente calante, questo perché c’è una necessità crescente e a fronte di una produzione che può essere inferiore organicamente tra il 10 e il 30% a causa delle condizioni climatiche.
Numeri superiori però non si possono considerare normali. Vuol dire di fatto che manca la manutenzione o che i moduli fotovoltaici non sono stati strutturati adeguatamente. Il posizionamento e la resa non deve tenere conto solo dell’estate ma anche dell’inverno, il momento di maggiore criticità. Inoltre, se il sistema è associato alle pompe di calore, bisogna sicuramente pensare a un’integrazione perché è chiaro che l’impianto fotovoltaico andrà sotto sforzo. La producibilità diminuisce del 3% solo per un orientamento errato ma con un deficit maggiore può arrivare al 25%. Se si unisce questa perdita a quella fisiologica e poi allo sporco che non fa che rendere il tutto più difficile, è chiaro che il risultato è un disastro.
Bastano anche le ombre tra i pannelli per ottenere una diminuzione, quindi sicuramente il consiglio principale è di far revisionare l’intero sistema da uno specialista prima dell’inverno o durante, in caso di criticità, per capire se si possono fare delle modifiche strutturali. Poi è indispensabile pensare a una batteria di accumulo che possa sopperire ai momenti più difficili, infine per ottimizzare l’impianto vale anche la pena introdurre uno SmartMeter sul contatore. In questo modo si può meglio utilizzare la corrente quando serve, considerando però anche quando l’impianto è più produttivo.