Comprare in questa particolare settimana potrebbe non essere per nulla conveniente: arriva l’aumento dei prezzi, brutta notizia.
Da qualche anno il caro vita incide sempre di più nelle spese mensili di milioni di italiani e, proprio per questo (specialmente per i prodotti alimentari) è sempre bene fare attenzione alle varie offerte attuate sia dai supermercati che da altri tipi di rivenditori autorizzati.
Anche fare la spesa è diventata un’arte e non è raro vedere, giornalmente, varie persone spostarsi di supermercato in supermercato per fare acquisti mirati: anche pochi centesimi, di acquisto in acquisto, potrebbero fare poi la differenza nel bilancio mensile.
Purtroppo, come in determinati periodi vengono attuate tantissime promozioni ed è piuttosto conveniente fare la spesa, nei prossimi giorni ci sarà un rincaro in diversi settori che forse porterà molti ad evitare di acquistare, o forse a farlo con minor fretta ed una maggior cautela, oltre che a qualche rinuncia. Ecco quando e perché, meglio fare i conti prima di arrivare in cassa!
Le festività e i ponti offrono sempre agli italiani l’opportunità di rilassarsi e di fare gite fuori porta, ma in questi giorni (nella settimana che va dal 25 aprile al 1° maggio) il rincaro dei prezzi potrebbe farsi sentire in maniera evidente nel computo generale delle spese.
Stando alle stime riportate da Assoutenti (l’Associazione per la difesa dei consumatori) in questi giorni di ponte ci sarà un rincaro su prodotti di vari settori, pronto a pesare indifferentemente sia su chi decide di mettersi in viaggio, sia su chi decide di rimanere nella propria città. Secondo il presidente dell’associazione, infatti, questi ponti di primavera costeranno il 10,5% in più rispetto allo scorso anno, un aumento non indifferente pronto a pesare sulle tasche di molti.
Stando alle analisi fatte dagli esperti, il settore maggiormente colpito dagli aumenti è quello turistico: i pacchetti vacanza hanno registrato un aumento del +8,2%, così come gli alberghi (+6,9%) e altre strutture di ospitalità (+8,4%). Prezzi maggiorati anche per i biglietti aerei e ferroviari: i voli nazionali hanno avuto un’impennata del +19,1%, mentre i biglietti del treno registrano un +8%. Purtroppo, non sono immuni da aumenti nemmeno i carburanti (con il prezzo in ascesa del +8,3% rispetto all’inizio dell’anno, e nemmeno i prezzi dei ristoranti, dei musei, dei monumenti e dei parchi divertimento.
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