Ti stai chiedendo se stai facendo la cosa giusta prelevando i soldi dal conto di un tuo genitore defunto? La legge risponde.
Avere a che fare con la morte di un genitore non è facile per nessuno. Non importa l’età, non importa quando eravamo effettivamente in sintonia, quanta distanza c’era: è un momento della vita difficile e doloroso. A tutto questo e alla sofferenza che proviamo senza dubbio, si aggiungono spesso questioni legali e burocratiche a cui dobbiamo far fronte anche se non vorremmo. Purtroppo si deve tornare alla realtà molto presto e chiedersi, per esempio, cosa fare del conto corrente del defunto. È lecito per un figlio prelevare soldi dal conto di madre o padre defunti?
Domanda lecita da porsi e per la quale la legge ha una risposta. I cavilli sono tanti e bisogna fare molta attenzione a non confondersi, a non sbagliarsi, a non pensare di sapere la risposta: informarsi è fondamentale per evitare, poi, di dover far fronte a spiacevoli problemi e imprevisti soprattutto in un momento delicato come quello che stiamo vivendo, se ci è da poco morto un genitore.
Se il genitore è morto, il figlio può ritirare soldi dal suo conto corrente? Quello che devi sapere
Innanzitutto la legge dice che chi è in possesso dei beni del defunto, quindi in questo caso ad esempio la banca di riferimento, deve sospendere tutte le operazioni anche nei confronti degli eredi. Questo a meno che gli eredi non facciano la richiesta di successione all’Agenzia delle Entrate. Ecco perché la banca non può autorizzare a prescindere e automaticamente i prelievi dal conto corrente. Deve ricevere una copia della dichiarazione fiscale.
Solo in questo caso, dunque, la banca può dare a ciascun erede la quota che gli spetta, secondo le percentuali della successione. Non si può dunque, liberamente prelevare un centesimo dal conto corrente di un defunto, senza l’autorizzazione della banca, nemmeno se si è figli.
Questo a meno che non ci sia un cointestatario del conto corrente, per esempio – in questo caso – l’altro genitore rimasto vivo oppure una persona con cui il defunto si è sposato in un secondo momento. Il cointestatario può prelevare la propria quota dal conto corrente senza chiederlo alla banca.
Chi non rispetta queste regole è condannato a restituire le somme prelevate attraverso un giroconto o un bonifico alla banca di riferimento del conto corrente.